Del giorno X del Nostro si dice che lui stesso ne fosse da lungo tempo a conoscenza, e che avesse programmato la fuga con largo anticipo, nei minimi dettagli, in modo che sia lui e la sua amata sarebbero stati in grado di godere reciprocamente della piena dedizione a quegli ultimi istanti insieme, senza il fantasma di un agguato a turbare una situazione così delicata come quella della separazione forzata.
The machinist – L’uomo senza sonno | Frammenti di sonno
Stare seduti in attesa che succeda qualcosa, mentre le ore schizzano via come uova affrittellate su un quadro di Dalì e la memoria si dimostra liquida anche se il lavoro è più solido di una pietra scagliata contro il cielo berciando stringhe criptate di odio e parrucche di sangue e domandarsi come sia possibile che per un giorno intero tutta la tua vita sia stata fatta a pezzi.
Holy Motors | Dell’uomo e del camaleonte
di Leonardo Biancanelli M’innamorai di una donna – il suo nome era Olivia – in una sera di festa, mentre i grilli frinivano nell’erba alta all’esterno dell’alone giallastro delle lanterne e delle lucine che non illuminavano altro che quella contenuta radura piana, circondata dai castagni, in cui durante quella sera di fine luglio il paese si era riunito in festa; illuminavano non altro che la radura erbosa e i fusti, e non la parte superiore delle chiome che, invece, si spengevano nell’oscurità della natura madre, tra le fronde oscure, le piume del gufo, gli artigli del pipistrello.
Walk the line | «Hello, I’m Dante»
Ispirato a una storia vera. Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
The Master | Tutto sfasciato lì dentro
Il film più bello della storia del cinema | Il famoso pene di Fight Club
di Pierluca D’Antuono Nell’estate del 2011 mi ero già congedato dall’idea di pubblico e mi sentivo talmente libero da permettermi di fare un pessimo Facebook. Ero intabarrato nel più pesante dei caps lock d’incontinenza mai indossato prima e ridefinivo la mia dipendenza condividendo tutto quello che leggevo con un senso di esaltazione maniacale che manifestavo agli orari più improbabili della giornata.
Stand by me | Ricordo di un’estate difficile
di Leonardo Biancanelli C’era una strettoia con un bar – una drogheria-alimentari l’avrei chiamata – sulla strada che dal bosco portava alle prime case della città. Uscii da quel bosco con una discreta sete per via della canicola – ci saranno stati una trentina di gradi – e la forma a imbuto della strettoia faceva sì che si dovesse, quasi inevitabilmente, entrare in quella drogheria-alimentari-bar; così ci entrai avendo ben chiaro che l’unico mio bisogno era riempire la borraccia con dell’acqua fresca, e niente di più. Non volevo fermarmi a mangiare, sia perché non avevo molti soldi, sia perché avrebbe significato cedere a una tentazione.
The Circle | Cimose
Un giorno un mio amico si è cancellato da Facebook. Forse cancellare non è il termine corretto ma è quello che meglio rappresenta, nel mio rurale italiano dialettale, l’azione che annulla quella precedente. Il passaggio di un cancellino su una lavagna che scrive di te. Cancellino che nel mio rurale italiano dialettale si chiama cimosa, una di quelle parole che se ripetuta tante volte ti impiastra la bocca e rende il suono colloso e magmatico.
Il laureato | Lunga vita a Benjamin Braddock
Mi sono laureato nel marzo 2016 e nonostante si parli solamente dell’anno scorso mi sembra siano passati vent’anni – all’incirca la mia età.
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