di Aquiles José Martínez Pérez

di Redazione
di Aquiles José Martínez Pérez
di Redazione
di Rebecca Moore
di Redazione
di Moïse Leon Rutz
di M.I.G.L.I.O.
Ho aperto la porta e stavi facendo la doccia. I vetri appannati il rumore dell’acqua dietro le tende vestiti sparpagliati sul pavimento.
Alla fine dell’estate ci scambiavamo un oggetto, qualcosa da stringere una volta arrivati a casa, in città, per ricordare di essere ancora vivi. Lui mi diede la sua maglietta. Non una maglietta qualunque, proprio quella che indossava certe sere, quando metteva anche il gel e il profumo e non si appoggiava al muretto per tenere i pantaloni puliti. Me ne accorgevo quando era una di quelle sere, lui si guardava attorno e non guardava mai me.
Siamo gettati nelle cose e solo a posteriori possiamo tentare di dargli un significato.
«Quand’è che ha iniziato a usarle?» mi chiede l’intervistatore. «Circa cinque anni fa, più o meno».
di simone lisi
per Stefano Bonomi Sono quello del tappetino a metà stanza sulla destra. Sono quello che non parla mai con nessuno.