[Due persone, appena uscite dal cinema. Sedute in un ristorante affollato in mezzo a coppie, a scolaresche, a turisti, a uomini soli che indossano camicie. I due sono seduti dallo stesso lato del tavolo e parlano tra loro senza guardarsi, fissano una ragazza nera albina] «Sù, prima che mi convinca del tutto che Virzì è il nuovo Pieraccioni, dimmi qualcosa mi faccia cambiare idea» «Per niente! Che c’entra Pieraccioni? Questo mica è volgare. Fa commuovere. L’accento toscano viene quasi rivalutato, sembra un accento qualunque, usato non esclusivamente da sub-umani. Poi, Valeria Bruni Tedeschi è bravissima, e hai visto i luoghi dove l’hanno girato, sono belli, non banali» «Ok, ma allora il monologo della Ramazzotti, sul finire, non mi vuoi dire che era imbarazzante? Che non era scritto male?»
Veloce come il vento | Automibili da corsa vs Torta ai mirtilli
Abbiamo intercettato alcuni stralci di discussione telefonica durante le trattative tra Accorsi Stefano (attore) e Procacci Domenico (produttore). I due stavano discutendo i termini del contratto relativo al ruolo di Loris De Martino che Accorsi Stefano avrebbe dovuto interpretare per il film Veloce come il vento.
Batman V Superman: Dawn of justice | Un esempio della ricorsività della fuga
Un esempio della ricorsività della fuga – mia, in questo caso, ma del blog in generale che ne fa un marchio e un metodo – è questa recensione che subito fugge dall’essere una recensione.
Assurde morti a Hollywood | Brittany Murphy
Cedars-Sinai Medical Center, Los Angeles, CA, 20 dicembre 2009, ore 10.04 Il dr. Eneas Silver, dopo aver guardato l’orologio al polso, dichiara, di fronte a due testimoni, il decesso di una promettente attrice trentaduenne. Il suo nome è Brittany Anne Murphy-Monjack, è bionda, ha grandi occhi lievemente sporgenti ed è magra come un’ostia.
Wolf of wall street | Redenzione
Sono il tuo schiavo, per contratto sarò il tuo tappetino del cesso. Calpestami: è l’unico modo che ho per redimermi, Margot, mia Mistress, mia Padrona!!
Fantastic 4 | A real human being
– Avvertenza: quello che state per leggere, se avete davvero intenzione di leggerlo, andrebbe accompagnato dall’ascolto di “A real human being” dei College & Electric Youth. Un pezzo che probabilmente conoscerete, in parte perché è molto bello e in parte perché era nella colonna sonora di Drive – Mi sveglio di soprassalto con l’orribile sensazione di essermi persa qualcosa. Infatti mi sono persa almeno la prima mezz’ora di film. Cazzo. Voci e suoni, amplificati all’inverosimile dall’impianto audio che rimbomba nella sala deserta, irrompono senza pietà nelle mie orecchie insieme a uno strisciante senso di colpa per aver abbandonato S. nella visione di quello che potrebbe facilmente conquistare il podio di film più inutile dell’anno.
Inherent Vice | Un’intervista telepatica a Thomas Pynchon
Personalmente le aspettative su questo film erano alte, troppo alte. Ho contattato Thomas Pynchon, mio grande amico telepatico, perché adoro i suoi romanzi e, non sarò l’unico al mondo, ma li ho letti tutti.
Interstellar | Un trattato a quattro, no, no, volevo dire otto… sedici… diciotto mani!
I pezzi sono stati inseriti secondo un relativo ordine temporale relativo al tempo in cui sono stati scritti.
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