Se c’è qualcosa di disfunzionale è la lettera F. Sarebbe tutto meno problematico se si dicesse “amiglia”.
Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles | Scaglie
Di notte restava immobile, concepiva il letto come fosse un sarcofago. Una bara, certo, ma usare la parola ‘bara’ non è appropriato, non si può parlare della morte, soprattutto nell’incipit. ‘Sarcofago’ invece ha quella sfumatura esotica e faraonica che legittima la scelta lessicale. Sarcofago incuriosisce e allo stesso tempo mantiene le giuste distanze. Perché le distanze sono fondamentali: ciò che accade lontano da noi non esiste.
Fearless foxes: our story | Fasi
Ho ufficialmente il blocco dello scrittore.
Skam Italia | Microcar
Sostiene Giulia che al liceo i nostri compagni guidassero le macchinine.
Il favoloso mondo di Amélie | Amélie seduta a un tavolo
di Giulia Scialpi Qualcuno, non saprei dire chi, un giorno aveva detto che l’autunno è la primavera degli universitari. Il cinque ottobre del duemiladiciotto, alle quattordici e quarantatré, mi è arrivato un messaggio che diceva: «Non pensavo fossi così tanto naïf!?». Leggendolo devo aver riso: di una risata non proprio convinta, ma almeno convincente. Potrei anche aver gettato la testa all’indietro e una furtiva occhiata intorno.
Dogtooth | Stai bruciando
Il tuo nome è Yorgos Lanthimos. Stai bruciando. Vengo a te. I tuoi ricordi sono i miei.
Guida romantica a posti perduti | Da ragazzi andavamo al mare a mezzogiorno
Da ragazzi andavamo al mare a mezzogiorno. Saltavamo sulle macchine roventi, in cinque, a volte in sei, tutti appiccicati, tutti incastrati, le gambe strette e sudate che si incollavano ai sedili, con le magliette sdrucite e la pelle che si mischiava ai tessuti. Non ci importava di nulla.
Notturno | Confini
È l’agosto del 2007, o forse il giugno del 2006 o del 2004. Comunque è certo che siamo in vacanza. Il proprietario del Natura Camping arriva su un Iveco ribaltabile colore un tempo bianco e ora tutto-il-fango-del-mondo, apre il cancello che introduce alla struttura deserta e, senza scendere dal bolide, ci consegna un mazzetto contenente la chiave dei bagni, del gabbiotto dei rifiuti e di una gloriosa Apecar azzurra, oltre che dell’intera baracca. Poi sgomma via. A ripensarci forse è settembre.
Long day’s journey into night | Blocco-notte
Avevo lasciato nella tasca di una giacca un blocchetto di appunti con la copertina senape. Ricordavo di averci scritto sopra qualche riga: le impressioni avute – sempre rapide e difficili da fissare come tutte le novità – delle notti torride di Pechino, e durante certi viaggi in taxi.
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