Ciao, sono la recensione di un film difficile da recensire, perché lo spoiler è dietro l’angolo come poche cose al mondo nel film che dovrei recensire, per cui non so proprio come recensirlo senza recensire in me stesso quella nozione che potrebbe rovinarti una fruizione sana del film stesso. Ti prometto che adesso la smetto con le ripetizioni ricorsive, anche se ogni recensione che si rispetti è ripetitiva nel fondo della sua anima.
An Elephant Sitting Still | La Cina è vicina #1
Hu Bo era un ragazzo cinese di 29 anni. Nell’ottobre del 2017 ha deciso di farla finita, lasciandoci come biglietto di addio un film d’esordio lucido e disperato. Un’opera che è insieme un urlo di sfida e uno sguardo senza speranza sulla Cina di oggi.
Senza lasciare traccia | La punizione
Di Alice Diacono
Quell’inverno la situazione degenerò improvvisamente.
Un bambino di otto anni, in Veneto, rubò delle caramelle all’Esselunga e fu beccato dalla sicurezza.
In passato si sarebbe lasciata passare come una marachella qualsiasi, ma negli ultimi tempi in Italia l’atmosfera era diventata così tossica e sospettosa che la stessa madre andò a denunciarlo alla stazione di polizia locale.
Il trionfo del giustizialismo si ebbe quando, molto presto, la notizia arrivò sui social accompagnata dalla fotografia del bambino con il volto censurato dai pixel, scatenando un feroce dibattito pubblico che sfociò nella scelta del governo, invocata a furor di popolo, di una pena esemplare.
Venti sculacciate sarebbero state inflitte al ladruncolo in un palasport della Capitale, con tanto di palco e diretta televisiva in prima serata su tutti i maggiori canali nazionali.
The OA Vol. 2 | Ballare il mise en abyme
Il mise en abyme è uno degli effetti speciali della scrittura che mi piacciono di più. Solitamente questa magia della scrittura viene usata come taglio intelligente all’interno di una storia per saltare da un punto all’altro della narrazione senza ricorrere al montaggio discontinuo, grafico, ritmico, intelletuale, intensivo, poetico, ecc… Si tratta quasi di un piano sequenza che permette allo spettatore di accettare un volo pindarico della storia da uno spazio e un tempo non contiguo con la scena successiva.
La casa di Jack | Il più grande artista del mondo dopo Max Fontana (e Adolf Hitler)
di Sergio Oricci Max Fontana e Mr. Sophistication affermano che Adolf Hitler sia stato il più grande artista del mondo.
Into the Spider-Verse | Da grandi poteri derivano grandi discussioni
di Mattia Rutilensi – Ti è piaciuto? – Sì, un sacco, e a te? – Sì, un sacco anche a me. Poi se ci pensi, dopo dieci anni di film Marvel…
Se la strada potesse parlare | Le fantasie del cuscino
Sono quasi sicuro di essere stato, nella vita precedente, una ragazza di Harlem.
SEX EDUCATION | SI DICE PRENDERLO O PIGLIARLO?
di Lavinia Ferrone C’è stato un periodo della storia ipercontemporanea dell’universo dello show, inteso come cinema o serie tv, durante il quale la questione dello scopare veniva demonizzata a suon di tentativi subliminali. Così, tutto ciò che rappresentava lo scopare o aveva a che fare con lo scopare o andava a toccare collateralmente anche solo l’idea ancestrale di scopare, era restituito al pubblico come un qualcosa di negativo, oscuro, triste, che scivolava rapidamente verso il suo inevitabile ricongiungimento con la morte.
Bandersnatch – Black Mirror | Lupo solitario
Quando ero piccolo, come quasi tutti i maschi della mia generazione, adoravo Lupo solitario, il librogame di Dever e Chalk, poi, dopo un litigio, credo, firmati solo da Joe Dever. Ho una trentina di Lupi solitari. Ero così in fissa che una volta mia madre mi disse: ma lo sai che esistono anche altri tipi di libri? Potresti provare uno di quelli veri. Le chiesi risentito se il librogame avesse le pagine. Sì. Su quelle pagine ci sono scritte delle parole? Sì. E allora è vero pure questo libro.
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