Ho un coinquilino nuovo che si chiama Piero, ma si fa chiamare Bodhi. Mi ha proprio chiesto esplicitamente, dopo che aveva portato tutta la sua roba in casa e io gli ho detto: «Piero tutto a posto? Ti manca qualcosa?», che l’unica cosa di cui aveva bisogno era se per favore lo potevo chiamare Bodhi. «Come hai detto?» «Bodhi» «Perché?» Ho chiesto io dopo un po’ che lo guardavo mettere a posto le sue cose. «Perché è più fico di Piero. Piero mi sa di canzone di De André, io mi sento l’opposto di De André, mi sento più Bodhi. Sarebbe l’abbreviazione di Bodhisattva, che è ancora più figo di Bodhi, ma comincia a diventare complicato, quindi Bodhi è sufficiente». «Ok», gli ho detto io. Chi se ne frega, ho pensato.
Alla ricerca di Vivian Maier | Vivian chi?
Vivan Maier, dicevamo lasciando la sala del cinema, non ho mica capito se facesse delle belle foto, ma non potrai negare che non abbia una bella storia. Bah, un bel look, vorrai dire.
Carol | Trenini
La prima scena di Carol è una citazione. Il film citato è Breve incontro di David Lean (1945), uno dei migliori film inglesi di sempre. Nell’ultima scena di questo film un uomo e una donna stanno per dirsi addio (ma si amano ancora) al tavolo del bar della stazione – per tutto il film i due si sono incontrati casualmente finendo per innamorarsi, ma qualcosa ha sempre frenato la nascita di un vero rapporto.
Fantozzi | 40 anni rigirati come un calzino
Quando ero alle elementari molti dei miei compagni di classe citavano a memoria intere ere geologiche di Fantozzi. Io ero fantozianamente escluso perché i Fantozzi degli anni fine-ottanta e novanta proprio non mi piacevano (Superfantozzi; Fantozzi va in pensione, Fantozzi alla riscossa; Fantozzi in paradiso; Fantozzi – Il ritorno; Fantozzi 2000 – La clonazione) e quindi ero per così dire minoritario e fantozziano nel mio tentativo di socializzare con i compagni di scuola così da non sentirmi più un emarginato. In generale, quando li passavano alla tv, io, coadiuvato da mio padre, mia madre e mia sorella maggiore, cambiavo canale esattamente come si butta via un fazzoletto moccicoso. Solo dopo la morte cinematografica di Fantozzi mi è capitato di guardare il Fantozzi del 1975 e Il secondo tragico Fantozzi del 1976 e quello che ho scoperto è che non dovrebbe esistere un solo italiano che non abbia visto almeno una volta Fantozzi.
Stanlio e Ollio | Sull’autolesionismo polemico
Una vecchia convinzione di Simone è che ogni narrazione sulla coppia (fidanzamento, matrimonio, “usciamo insieme”) sia impossibile. Lo ripete da anni ed io da anni, solo per un gusto polemico che mi appartiene determinando la mia indole autolesionista, tento di distruggere questa sua idea, come qualsiasi idea che non venga formulata direttamente di volta in volta da me (il mio è solo un comportamento autolesionistico: un autolesionismo polemico).
Vent’anni dalla morte di Gilles Deleuze | L’evoluzione cinematografica
Gilles Deleuze era un filosofo nato nel 1925 e morto nel 1995, che se qualcuno mi spiega la differenza tra Costruttivismo, Post-strutturalismo e Decostruzionismo (le tre correnti filosofiche a cui Deleuze in qualche modo appartteneva), senza chiamare in causa nozioni gnoseologiche o metodologiche ai più incomprensibili, allora costui è bravo. Noi ci limiteremo a sostenere che un giorno, forse per scherzo, Foucault affermò che ci sarebbe stata un’epoca (la nostra attuale) che sarebbe stata rinominata deleuziana e non ci sono dubbi che, con le giuste attenzioni, questa profezia sia un dato di fatto.
Junun | Suonala ancora, Paul
Nel quindicesimo secolo il condottiero Rao Jodha, sovrano di una città del nord dell’India chiamata Mandore, per ragioni di sicurezza decise di spostare la sua capitale di qualche chilometro. Nove, per l’esattezza. Fondò così un centro che oggi è conosciuto col nome di Jodhpur, il secondo più popolato del Rajasthan, e sfruttando un’altura nelle vicinanze fece erigere la fortezza di Mehrangarh (in sanscrito “fortezza del sole”), un mastodonte che si estende per cinque chilometri, con mura alte trentasei metri e larghe fino a ventuno. Per accedervi, bisogna attraversare sette portali. All’interno, una serie di palazzi magnificamente decorati, dai nomi evocativi: Palazzo delle Perle, Palazzo degli Specchi, Palazzo dei Fiori. In questo luogo è stato girato Junun, il nuovo film di Paul Thomas Anderson.
Quarant’anni dalla morte di Pasolini | Prossimo mio
Durante la sua orazione funebre, Alberto Moravia si chiedeva cosa l’Italia avesse perso con la morte di Pasolini, avvenuta il 2 novembre 1975 secondo una dinamica ancora non del tutto chiarita.
Io e lei | L’era elisabettiana della commedia impegnata italiana
Nel film Io e lei, “credibile e delicata pellicola che mantiene un tono divertito anche nei momenti dolorosi, un sottotesto dolente anche nei momenti comici”, la Buy e la Ferilli interpretano una coppia che convive da 5 anni. C’è da dire: finalmente coppie di fatto entrano nelle trame di film mainstream anche in Italia, mentre in USA Ellen Page, dopo il suo chiacchierato outing, ha potuto girare Freeheld, con Julianne Moore, dove si affrontano i diritti delle suddette coppie e il loro effettivo riconoscimento. Ci stiamo lentamente arrivando, non ci siamo ancora – basti pensare al ridicolo putiferio mediatico\legale\umano che si è scatenato dopo la morte di Dalla attorno al suo compagno.