Alla fine dell’estate ci scambiavamo un oggetto, qualcosa da stringere una volta arrivati a casa, in città, per ricordare di essere ancora vivi. Lui mi diede la sua maglietta.
La vita bugiarda degli adulti | Stretti
«Qualcuno può rispondere?». «Vado io». «Se è tua zia dille che non ci sono». «E dove sei». «Inventa qualcosa». «E che cosa». «Che ne so, dille che sono dal dottore». «Perché dal dottore? È un controllo o non stai bene?». «Ma non importa, dille che sono dal dottore e basta». «Come non importa, se me lo chiede cosa rispondo?». «Allora dille che è solo un controllo». «E che controllo è? Devi fare anche le analisi del sangue?». «La spesa, sono andata a fare la spesa». «Sei uscita a piedi o in macchina?». «Rispondi a quel telefono».
After Life | Le cose che restano (Cartoline)
Nell’armadio ho una scatola piena di cartoline. Nessun colore brillante, nessun dettaglio accattivante, nessuna etichetta che ne specifichi il contenuto. Sta stipata sotto cumuli di tute da ginnastica, contenitori vari, asciugamani per la spiaggia, cornici senza fotografie. La tiro fuori una o due volte l’anno, quando mi impongo un rigoroso cambio di stagione, operazione che non vede mai una fine perché una volta aperta la scatola l’autodisciplina si sgretola: i vestiti restano ammassati sulle sedie per settimane oppure lievitano sul pavimento mentre io, a gambe incrociate, con un cappello di paglia in testa, un maglione slabbrato addosso e un paio di calzini bucati ai piedi, impilo cartoline suddividendole per anno, per mittente, per tema iconografico.
Maid | Il Dyson
L’inquilino del piano di sopra fa le pulizie alle 23.30. Ha un Airbnb. Distesa sul letto, guardo il soffitto vibrare e trattengo il respiro aspettando che finisca. Potrei stendere il braccio e indicare col dito l’esatto andare su e giù dell’aspirapolvere. L’inquilino del piano di sopra, quando fa le pulizie alle 23.30, sposta sedie, mobili, poltrone e altri oggetti che presumo abbiano grande dimensione o peso considerevole. Il suo appartamento deve estendersi per chilometri perché il trascinamento continua per svariati minuti.
Fargo 4 | L’ingranaggio, ‘a caten’
di Alfredo Zucchi
A fine febbraio 2021, nel picco della curva paranoica (non ne usciremo mai, non usciremo più di casa, non riapriranno più le scuole, io e il mio doppio dovremo entrambi raggiungere, per sopravvivere, i limiti estremi delle nostre potenzialità: Super Dott. Jeckyll/Über Mr. Hyde), sfogliando la pessima, inquinante eppure talvolta utile bacheca del mio facebook ho visto qualcuno, un sedicente scrittore – insomma qualcuno aveva scritto di Fargo 4. Cazzo è uscita e io dormivo sul pero delle paranoie.
Anna | Il lampadario
di Enrica Fei La deflagrazione ha rovesciato i cassetti segreti di Angelica. Anche i più piccoli hanno visto le sue pietre preziose. Si sono sparse al piano di sotto, tutte minuscole e colorate. Dal piano di sotto al giardino, dal giardino fin dentro al bosco – e anche nella serra – ha detto uno dei Blu.
Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles | Scaglie
Di notte restava immobile, concepiva il letto come fosse un sarcofago. Una bara, certo, ma usare la parola ‘bara’ non è appropriato, non si può parlare della morte, soprattutto nell’incipit. ‘Sarcofago’ invece ha quella sfumatura esotica e faraonica che legittima la scelta lessicale. Sarcofago incuriosisce e allo stesso tempo mantiene le giuste distanze. Perché le distanze sono fondamentali: ciò che accade lontano da noi non esiste.
L’amica geniale | Gé-ni-ùs
di Claudia D’Angelo Ivan c’aveva le fisse per le ragnatele, le slabbrava tutte ficcandoci gli artigli. Ogni volta che giocavamo a nascondino e condividevamo lo stesso rifugio sembrava provare un piacere unico nell’infilarsi negli angoli più sporchi e umidi.
Modern Love | L’amore moderno non esiste
di Daniele Pasquini Modern Love è una serie bellissima, ispirata da una rubrica giornalistica ancora più bella: ma il titolo nasconde un vizio retorico. È un ossimoro che suona bene, ma voi siate prudenti. Diffidate da certe scorciatoie. L’amore moderno non esiste, così come non esiste l’appetito contemporaneo, la defecazione medievale o il sonno primitivo. La fame è fame, il sonno è sonno e la cacca è cacca.