di Aquiles José Martínez Pérez Alle superiori, le lezioni di Storia erano strazianti. Le teneva un professore anziano, un po’ sordo e minuto, che forse per i suoi vecchi abiti larghi, eleganti e polverosi, chiamavamo il Conte. Entrava in aula con qualche minuto di ritardo, appoggiava la ventiquattrore sulla cattedra e subito iniziava un soliloquio, camminando lentamente con lo sguardo fisso a terra, dalla scrivania alla porta e viceversa. A un certo punto si fermava, si tirava su i pantaloni, stringeva la cintura e ci rivolgeva uno sguardo sorpreso, come se solo allora si fosse accorto della nostra presenza. Poi ripartiva con la sua lunga camminata, e le nostre palpebre cadevano e si rialzavano al ritmo dei suoi passi fino a quando non suonava la campanella.
Hong Kong Express | Quanto amore in una stanza
Essi Vivono ST02, ep15 di Carla Vitantonio La ragazza inglese coi capelli rossi all’hennè mi dice che era sposata con un uomo thailandese e che hanno pure fatto una figlia. Ai tempi viveva in Thailandia, a Bangkok, in una di quelle stradine sempre in ombra a causa degli immensi grumi di fili elettrici che penzolano pericolosamente dai pali di legno mezzi infraciditi dai monsoni. Si chiama Lizette. L’ho scoperto solo molte ore dopo averla conosciuta e tutto il resto. Me la immagino uguale a tutti gli insegnanti di inglese che ho conosciuto in Asia in questi anni, vent’anni e qualcosa in più: in giro per le discoteche dopo aver mangiato quel mango verde intinto nel peperoncino e nel glutammato, l’interno delle guance imbalsamato a tempo indeterminato dalla sapidità. E poi il tipo, la storia d’amore, vera o finta poco ci importa perché comunque questi due sono stati insieme per degli anni, più di dieci dice lei, e allora per davvero o per finta il tempo è quello che è e vale sempre.
Sing Street | Friday, I’m in love
Essi Vivono ST02, ep13 di Daniele Pasquini Gli sfavillanti colori e le indimenticabili atmosfere dei magici anni ’80, dice la descrizione della pagina evento, e tu pensi che ci sono davvero troppi aggettivi, davvero tutti sbagliati. C’è una sfera specchiata da cui si diramano raggi giallo, ciano, magenta, la sagoma stilizzata di un ballerino con pantaloni a zampa, un cesto di capelli che dovrebbe risultare iconico.
Amanda | Signorina Magyc Ball
Essi Vivono ST02, ep12 di Stefano Giannetti
Breaking the waves | Tinello
Essi Vivono ST02, ep10 di Antonio Casto
My summer of love | Migrazione
Essi Vivono ST02, ep9 di Rebecca Moore
The Menu – Al macello
Essi Vivono ST02, ep8 di Raffaele Calvanese Prima di tutto la spesa. Scegliere gli ingredienti, passare al setaccio le parole. Apro il giornale, guardo la televisione, parlo con i colleghi: la casa di un criminale è un covo, le rivelazioni di qualche personaggio pubblico sono “shock”, le mani sono nodose. Una ricetta che si ripete, sempre uguale, che racconta una vita senza sapori, che propina i soliti aneddoti, mostra fotografie identiche, arieggia continuamente la stessa stanza. Si può dare sapore in molti modi, condire con parole nuove o con ingredienti complicati.
Siccità | Dafne!
Essi Vivono ST02, ep7 di Stefano Giannetti
L’homme qui penche | Appunti sotto le stelle
Essi Vivono ST02, ep6 di Renzo Favaron
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