Ho letto da qualche parte che il mese scorso la Cineteca di Bologna ha dedicato una retrospettiva a Xavier Dolan. Xavier Dolan, per chi non lo sapesse, è un regista canadese che recentemente sta facendo innamorare un po’ tutti, complice il fatto di essere (molto) giovane, (molto) bello e soprattutto (molto) bravo.
Mommy | 1:1
Un paio d’interventi infelici li ho fatti, durante il film, piccole cose che mi ritrovo a dire per rompere quella tensione che rimane sempre attorno, quando esco e sono con gli altri – sparo parole a salve, le sparo nell’aria per tenere tutti alla debita distanza – ma Francesca accanto a me riesce a distinguere le parole di piombo da quelle a salve e ignora platealmente le seconde. Perciò quando mi giro verso di lei e le farfuglio qualcosa, come se mi sentissi in dovere di alleggerire una scena troppo patetica, a lei basta far brillare gli umori che a stento trattiene negl’occhi per rigettarmi dentro il film con la coda fra le gambe – non le è scesa una sola lacrima, a quanto ne so.
L’amore bugiardo – Gone girl | Livelli
Lui aspira una sigaretta di marca mai vista, e espira una nuvola di fumo sopra la testa di lei. Lei chi? Un’argentina, capitata là chissà come, amica di un’amica. «No», dice lui, «il film non mi interessava. Si parlava di media, capisci, di come certi programmi televisivi deformino le realtà, creino delle narrazioni, capisci: è qualcosa che a me non interessa». Aspira e espira ancora una boccata, lei è pronta a ricevere la nuvola di fumo dritta in faccia, ma ancora una volta, lui la risputa sopra di lei. «Sì, capisci, quando una persona vive lontano da certe dinamiche, vive ad altre latitudini, questo argomento passa naturalmente in secondo piano. Capisci bellina, la vita a volte si guarda, a volte si vive. E comunque ultimamente riesco a vedere solo film francesi».
Checco Zalone | Trilogia del potere (o tetralogia del lavoro)
L’opera, composta da tre film visibili più uno assente o sotterraneo, si concentra apparentemente su tre macro-argomenti: il primo indaga il tema dei diritti dell’individuo (uguaglianza, omosessualità), il secondo del rapporto tra nord e sud del mondo (povertà, terrorismo), mentre il terzo di economia (crisi, divario ricchi/poveri). Il quarto rappresenta, ca va san dire, il meta-livello e il tema del potere.
Mommy | Almeno lo hai fatto per te
Lui inizia a correre, l’inquadratura si allarga e parte Lana Del Rey. Titoli di coda. Per cinque minuti buoni rimango in una specie di comunione molecolare con la poltrona, come se di colpo la gravità all’interno della sala fosse aumentata e il mio corpo, schiacciato da un peso che non è abituato a sostenere, non potesse fare altro che rimanere immobile dove si trova. Non so bene se fare qualche commento pertinente, piangere o mettermi a urlare. Nell’indecisione leggo con attenzione tutti i credits che posso, fino ai cuochi di set (tre, forse quattro cinesi, il resto francesi/canadesi). Quando arrivano le specifiche della colonna sonora la gravità inizia a normalizzarsi.
Il sale della terra | Atomi come grani di sale
La storia di come Sebastião Salgado inizia la sua carriera di fotografo ha almeno tre affinità con il clinamen epicureo, quell’impercettibile cambio di moto e direzione di atomi in caduta libera che altrimenti non avrebbero deviato mai dal loro andamento prestabilito, diretto verso un punto già noto: il basso.
Chris Pratt, guardiano della galassia
L’America è quel paese dove L’America è quel paese dove fai il cameriere al Bubba Gump Shrimp Co. di Maui, Hawaii, e dormi sovente in macchina perché i soldi li spendi tutti in birra ed esche da pesca. L’America è quel paese dove un giorno ti capita di servire un’attrice\regista di nome Rae Dawn Chong e qualche anno dopo ti ritrovi sulla copertina di GQ, edizione “Men of the year 2014”.
Capitan Harlock | Nostalgia del joystick
Visto che in questo film sono state eliminate tutte le sfumature romantiche in nome di un’epica più banale e di un eroismo molto poco seduttivo, quel che resta sono l’infinità degli effetti speciali che rendono la pellicola (o meglio il Digital Cinema Package [DCP]) affine ai videogames a cui non ho mai giocato mio malgrado per questioni meramente generazionali.
Stalker | Piano sequenza
Se Gesù Cristo avesse previsto che la sua morte sarebbe divenuta un gesto per lenire i sensi di colpa e dischiudere assoluzioni probabilmente si sarebbe strozzato con del pane azzimo, pensa lo stalker dietro alla sua faccia immobile ogni volta che qualcuno passa davanti alla chiesa e si segna la fronte e il petto in un modo abitudinario che non gli piace,
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