L’opera, composta da tre film visibili più uno assente o sotterraneo, si concentra apparentemente su tre macro-argomenti: il primo indaga il tema dei diritti dell’individuo (uguaglianza, omosessualità), il secondo del rapporto tra nord e sud del mondo (povertà, terrorismo), mentre il terzo di economia (crisi, divario ricchi/poveri). Il quarto rappresenta, ca va san dire, il meta-livello e il tema del potere.
Ma questa divisione avviene solo a livello apparente, perché in verità i quattro film, parlano del Lavoro. Il lavoro come grande assente dal discorso di oggi. Zalone, nella tetralogia, interpreta l’intera gamma dei lavori possibili: cantante, custode, venditore di aspirapolvere, cameriere, regista, attore di se stesso. Tutto. Ma di fatto il lavoro è ciò di cui non si può parlare mai. Il lavoro è il lavoro occultato, il lavoro è dimenticanza del lavoro. L’opera di Zalone è dunque tetralogia sul potere che nega il diritto ad un discorso su sé stesso, delocalizzando la questione su temi minori (diritti individuali, terrorismo ahahah, la crisi ahahah). Il quarto film (l’assente) è quello in cui Zalone sbanca al botteghino superando Avatar e Titanic, confermandosi il film con incassi più alti di sempre in Italia.
A conferma di quanto dico aggiungo solo che nel film terzo, quello dedicato all’economia si fa riferimento a concetti tecnici che si dicono essere di pubblico dominio, ma che io non conoscevo, e ho due lauree: c’è insomma un intento educativo, di spiegarti come funziona la cosa, anche se, come direbbe mio cuggino da Londra studente geniale di macro-economia alla School of Economic i meccanismi che regolano la faccenda sono complicatissimi e quasi metafisici, quasi sconosciuti perfino a quelli dentro la faccenda, così che l’attitudine di chiarificazione e conciliazione che presenta il film, sarebbero da intendersi come un profilo, o una stampella, o come una metafisica per l’appunto, dopo che la metafisica è stata decostruita.
Così Zalone spiega tutto, allontanando tutto da sé, e nello specifico il lavoro: cosa saranno domani queste nostre vite e nello specifico, la mia.
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