Nel grande ammasso di ore trascorse a guardare un punto del cielo in cui speravo di cogliere un grumo di materia o un segno, oppure quando ascoltavo i rumori rincorrersi, ho sempre tentato di rintracciare una certa trama all’interno dei miei movimenti; spesso ho faticato per ricostruire le scene;
Following | Come un’anguilla
Sul divano, distratto dalla TV sintonizzata sul solito canale che trasmette il solito salotto d’opinione dove i soliti ospiti si intrattengono con i soliti argomenti, leggo La morte del padre, il primo volume dell’enciclopedico ciclo di romanzi in cui lo scrittore norvegese Karl Ove Knausgård – un Proust trovato sotto un fiordo, qualcuno ha detto; un mitomane che ci prende tutti per il culo, qualcun altro ha aggiunto –, ha raccontato la sua vita, tirando dentro famiglia, amici e conoscenti.
Better Call Saul | Ci sono solo ♥
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Via Castellana Bandiera | Splash
di Lavinia Ferrone La sua corsa affannata era volta a raggiungere gli altri bambini che vedeva già in lontananza ciondolarsi, chi appeso a testa in giù, chi con le gambe stese nel vuoto come dardi sparati verso l’alto, a gridare ‘Più forte! Più forte!’.
Lenny | Lenny alla seconda
Pochi sanno che l’LP col titolo Is Out Again valeva già nel 1973 quattromila dollari. Era stato autoprodotto nove anni prima dallo stesso Lenny Bruce che praticamente lo aveva distribuito ai suoi soli amici e a quelli di Honey; e sei anni dopo il 3 agosto del ’66 – questo lo sai anche tu, lo sai il putiferio che scoppiò quando lo trovarono morto a casa –, insomma, sei anni dopo quel 3 agosto, le copie di Is Out Again erano sparite nel nulla e tutti ne cercavano una, era come arrivare al graal, se mi capisci, era un mistero che andava assolutamente di moda.
Gli anni più belli | Pinoli
di Marco Parracciani La strada per la spiaggia è piena di buche e dossi; entrambi gli ostacoli sono dati dal lavoro delle radici dei pini che, sotto l’asfalto, cercano di trovare il loro posto. La sequenza che mi trovo davanti è buca-dosso-dosso-buca-dosso, e con la bici sfreccio facendo lo slalom fra le asperità del terreno.
Marianne & Leonard – Parole d’amore | Una lettera d’amore
Caro Amore:
Un giorno di pioggia a New York | Showtime
Da anni ormai frequento un tale che si sbuccia le dita su tutti i pianoforti su cui gli capita di posare lo sguardo. Ed è seccante stargli dietro, perché ogni stramaledettissima volta che andiamo da qualche parte insieme, e che trova un pianoforte, quello, incurante, si siede e ad alta voce chiede, posso suonare? A quel punto ha già il polpastrello del pollice posato sul bordo di un tasto.
Chiara Ferragni – Unposted | Fedez, l’uomo che sapeva stare al suo post
di Lavinia Ferrone Curva tutto sulla destra, inchioda, spenge il motore. E ancora un’altra estate arriverà E compreremo un altro esame all’università E poi un tuffo nel mare Nazional
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