Quando ero alle elementari molti dei miei compagni di classe citavano a memoria intere ere geologiche di Fantozzi. Io ero fantozianamente escluso perché i Fantozzi degli anni fine-ottanta e novanta proprio non mi piacevano (Superfantozzi; Fantozzi va in pensione, Fantozzi alla riscossa; Fantozzi in paradiso; Fantozzi – Il ritorno; Fantozzi 2000 – La clonazione) e quindi ero per così dire minoritario e fantozziano nel mio tentativo di socializzare con i compagni di scuola così da non sentirmi più un emarginato. In generale, quando li passavano alla tv, io, coadiuvato da mio padre, mia madre e mia sorella maggiore, cambiavo canale esattamente come si butta via un fazzoletto moccicoso. Solo dopo la morte cinematografica di Fantozzi mi è capitato di guardare il Fantozzi del 1975 e Il secondo tragico Fantozzi del 1976 e quello che ho scoperto è che non dovrebbe esistere un solo italiano che non abbia visto almeno una volta Fantozzi.
Stanlio e Ollio | Sull’autolesionismo polemico
Una vecchia convinzione di Simone è che ogni narrazione sulla coppia (fidanzamento, matrimonio, “usciamo insieme”) sia impossibile. Lo ripete da anni ed io da anni, solo per un gusto polemico che mi appartiene determinando la mia indole autolesionista, tento di distruggere questa sua idea, come qualsiasi idea che non venga formulata direttamente di volta in volta da me (il mio è solo un comportamento autolesionistico: un autolesionismo polemico).
Vent’anni dalla morte di Gilles Deleuze | L’evoluzione cinematografica
Gilles Deleuze era un filosofo nato nel 1925 e morto nel 1995, che se qualcuno mi spiega la differenza tra Costruttivismo, Post-strutturalismo e Decostruzionismo (le tre correnti filosofiche a cui Deleuze in qualche modo appartteneva), senza chiamare in causa nozioni gnoseologiche o metodologiche ai più incomprensibili, allora costui è bravo. Noi ci limiteremo a sostenere che un giorno, forse per scherzo, Foucault affermò che ci sarebbe stata un’epoca (la nostra attuale) che sarebbe stata rinominata deleuziana e non ci sono dubbi che, con le giuste attenzioni, questa profezia sia un dato di fatto.
Quarant’anni dalla morte di Pasolini | Prossimo mio
Durante la sua orazione funebre, Alberto Moravia si chiedeva cosa l’Italia avesse perso con la morte di Pasolini, avvenuta il 2 novembre 1975 secondo una dinamica ancora non del tutto chiarita.
Ritorno al futuro (Saga)| Un vero fan si commuove sempre
Ieri (Mercoledì 21 Ottobre 2015) Martin McFly sarebbe dovuto arrivare dal passato. E in effetti è arrivato all’interno degli schermi (anche questa volta non ci ha delusi). Per un motivo o per l’altro mi sono ritrovato tristemente solo a casa, ma non mi sono abbattuto. Ho pensato che era da tanto tempo che volevo rivederlo e questa poteva essere un’ottima scusa. Ho controllato se per caso davano Ritorno al futuro al cinema e ho scoperto non solo che lo davano, ma che c’era anche il raduno mondiale di Ritorno al futuro in ben due cinema di Firenze, entrambi multisala. RADUNO MONDIALE: ma vi rendete conto? Propio a Firenze!!! E come potevo perdermelo?!
Everest | Lo scandaloso tour operator
Mi guardo questo film pensando di vedermi un Cliffhanger (con Sylvester Stallone) più evoluto condito con scene spettacolari, azione montanara, eroismo machista e forza di gravità. E invece mi ritrovo a guardare un remake di Grido di pietra (di Werner Herzog) ad alto budget e per di più con quel tono sdolcinato delle storie realmente accadute che strappano sempre qualche lacrima in più nel finale. E non è un bello spot per i tour operator che organizzano viaggi in cima al mondo.
Wolf of wall street | Redenzione
Sono il tuo schiavo, per contratto sarò il tuo tappetino del cesso. Calpestami: è l’unico modo che ho per redimermi, Margot, mia Mistress, mia Padrona!!
Inside Out | La prepubertà come bipolarismo
Tutti a dirmi che dovevo vedere Inside Out (Francesca, Simone, Giovanni, Luca, Martina, Stefano, Piero, Pietro, Marco, etc…) e alla fine me lo sono visto con Lucia, scoprendo una storia splendidamente scritta.
It follows | Ottimi motivi per rapporti occasionali
Seguendo un accorato consiglio di Stefano, mi guardo It Follows, inquietante horror a sfondo sessuale del 2014, vincitore di svariati premi in giro per il mondo (anche se tutti presso festival minori) e mi bastano cinque minuti per cominciare a domandarmi di cosa parli effettivamente questa pellicola, intendo di cosa parli fuori dalla metafora.
- 1
- 2
- 3
- …
- 5
- Prossima >>