Essi Vivono ST02, ep7 di Stefano Giannetti
Se questa è una classifica | 7 film che forse salviamo del 2022
Ogni anno arriva un momento in Bocciofila in cui ci guardiamo l’un con l’altra con aria smarrita e diciamo: è l’ora della classifica. Qualcuno fa notare che noi scriviamo racconti e non facciamo critica cinematografica, ma qualcun altro dirà che la classifica è un rito, forse l’ultimo rito rimasto, e per questo va onorato. La sensazione è stavolta sia stato più difficile di sempre, tra gente sparita, altri con il certificato medico fasullo scaricato da Telegram, ma forse non è vero, non è stato più difficile degli anni scorsi, è difficile sempre. Fatto sta che questi sono 7 film, in un ordine quasi casuale, che alcuni redattori della Bocciofila hanno scelto di salvare. La Bocciofila, malgrado tutto, (r)esiste. I.F.D.B.
Siccità | Sindrome della veduta d’insieme
Lo accusavano di avere il sangue addormentato. Era un modo creativo per dirgli di essere mandrone, cioè uno che ha poca voglia di fare, perché passava le giornate dal letto al divano, dal divano alla tavola, e poi di nuovo al divano, prima di tornare a letto.
Notti magiche | Provo a raccontare gli altri ma poi finisce che parlo di me
L’inquilina del secondo piano di notte accende le luci del salotto. Restano accese per due ore, a volte tre. La vedo camminare da un lato all’altro della stanza, con una vestaglia a fiori, i capelli grigi raccolti in una crocchia. Parla, non so a chi perché vive da sola, o forse non parla, muove solo le labbra.
Ella & John | Nostalgia canaglia
di M. R. Ella e John nel 2016 vogliono rievocare la loro gioventù perduta: girano in camper ascoltando Bob Dylan e Janis Joplin, viaggiano per andare a visitare la casa di Hemingway. Durante il tragitto sostano in campeggi e parchi a tema, riguardano le foto dei figli e degli amici, cercano di trattenere i ricordi che via via stanno scomparendo. Ella e John sono vecchi, hanno passato da un po’ i settanta entrambi. E gli anziani si sa, sono nostalgici per definizione, non hanno che il passato.
Short skin | Un gigantesco prepuzio esistenziale
Ricciolo, vagamente ingobbito, sfigato senza quartiere ma molto molto sensibile: parla livornese o al limite pisano. È questo l’uomo italiano, il paradigma dell’anima nobile di un popolo, secondo il modello di Virzì – che a questo punto si erge a miglior esegeta odierno, qua da noi sullo stivale. Per Chiarini è un uomo/testuggine che tira fuori la testa a fatica, contemporaneamente alla cappella, incastrata nelle strette cerchie del proprio prepuzio.