di Paolo Parente Dopo il film non siamo più gli stessi. Lo stiamo pensando entrambi, lo so, mentre lei mette su il solito caffè di quando torniamo tardi da casa di Lucia e Mario. Come non dovessimo, di lì a poco, dormire. E prima del film, com’eravamo? Forse questo me lo sto chiedendo da solo.
Il corpo della ragassa | La visione di Lili Carati da vicino
di Tommaso Ghezzi Tonio tiene ben separate le valve della fava, spalancata con i pollici ben saldi sui bordi e con una reverenza tattile quasi come contenesse un rosario. Sgrana i baccelli uno ad uno e li appoggia nel mucchio, retto da uno strofinaccio di lino adagiato sulle cosce.
Tutta colpa di Freud | Il senso di M.G. per la psicanalisi
di Valeria Marzano Ha gli occhi azzurri e piccoli, mi invita a togliere le scarpe. Nel frattempo abbassa la persiana, deve entrare giusto un filo di luce, mi dice. Ma sì tu prova quell’accento romanesco che la casalinga adora, ricorda che devi sembrare rassicurante ma giusto un filino inafferrabile, misterioso, affascinante.
L’amica geniale | Gé-ni-ùs
di Claudia D’Angelo Ivan c’aveva le fisse per le ragnatele, le slabbrava tutte ficcandoci gli artigli. Ogni volta che giocavamo a nascondino e condividevamo lo stesso rifugio sembrava provare un piacere unico nell’infilarsi negli angoli più sporchi e umidi.
La La Land | Stellare
di Rachele Salvini Al cinema mio nonno rideva così forte che una volta ruppe il sedile. Lo schienale si spaccò sulle ginocchia di una ragazza nella fila dietro: mia nonna. Una storia uscita da una commedia romantica di Hollywood.
Grazie Padre Pio | Come a noi
di Alfredo Palomba «Però non ha la barba». «Gliel’ho detto. Non ce l’ha. Non è che vuole somigliare… è solo che indossa quel… saio. Gliel’ho anche chiesto, perché lo indossa. Ha allargato le braccia e mi ha risposto “Così è”». «Così è».
Bomber | Il debito
di Francesco Follieri A dodici anni non ero solo pronto a credere a tutto, ero desideroso di farlo. A tredici anni ho iniziato a fumare perché mi sentivo immortale. Se sono qui a raccontarla è perché ero immortale davvero. Il corpo era un insieme di carne, muscoli, ossa, fatto solo per seguire il desiderio.
Alex l’ariete | Centocelle Ciciliano Ciciliano Centocelle
di Agostino Bimbo La sorella di Federica Bottazzi è una strega. E non la chiamo col nome che si merita, marescià, che stasera voglio essere educato. Ma le ripeto per la centesima volta, se mi chiede che fine ha fatto il pupo: non lo so. Lo domandi alla sorella, alla madre vera. Quella Atvalvina, o come si chiama lei.
Il Regno del fuoco | Nessuno vuole davvero bene ai cattivi
di Diletta Crudeli Alla fine hai tenuto per così tanto tempo in bocca l’acqua di fuoco, prima di fare l’esibizione, che al momento di sputarla l’hai, al contrario, inghiottita. Hai buttato nello stomaco una bella dose di acqua fornita nel villaggio vacanze agli sputafuoco, durante un’esibizione praticamente di routine.