Il 30 gennaio del ’48 tutto il mondo parlava della morte di un ometto mezzo nudo che stava facendo lo sciopero della fame per convincere il suo governo a pagare una cospicua somma di denaro a un altro governo e evitare così la guerra. L’ometto mezzo nudo ce la fece, la guerra non scoppiò e lui si poté finalmente bere una spremuta d’arancia.
Nomadland | Diventare grandi
Era il 1998, avevo 18 anni e il mio primo, regolare, lavoro: contratto, busta paga, stipendio. Facevo il lavapiatti nella cucina di un villaggio vacanze capace di ospitare, a pieno regime, oltre 1000 persone. Non avevo di che lamentarmi. Era il 1998, lavoravo come addetto alla preparazione di frutta e insalata nel ristorante di un campeggio. Si lavorava 15 ore al giorno ma ne pagavano 6. L’alloggio del personale era composto da delle roulotte dismesse. Dall’esterno aveva l’aria di un accampamento rom abusivo. Erano i sobborghi del campeggio, le banlieue, un luogo che i turisti si guardavano bene dall’avvicinare, scansandolo come una cacca di cane sul marciapiede.
Minari | La meccanica dei fluidi
Alzarsi senza sveglia
prima alle sette e mezza
poi poco dopo le otto e
in breve
alle nove, o anche più tardi.
American Factory | È una vita stupenda (quella dentro l’azienda)
A voi piacciono le dinamiche aziendali? A me sì. Sono una delle cose che mi rilassa di più al mondo, sul serio. La dimensione piramidale del potere, simile a quella delle antiche civiltà imperiali, la disposizione altamente significativa degli spazi, la scansione produttiva dei tempi. Mi tranquillizza in particolar modo la qualità preimpostata delle relazioni, il sapere come rivolgersi a qualcuno prima ancora di conoscerlo. L’inflessione della voce, la scelta del lessico, la selezione degli argomenti di fronte a un mocaccino alla nocciola: comodi comodi e pronti all’uso come una pila fumante di vestiti stirati. Ma andiamo con ordine.
Se la strada potesse parlare | Le fantasie del cuscino
Sono quasi sicuro di essere stato, nella vita precedente, una ragazza di Harlem.
Lady Bird | Continuerà a crescere tranne che in quel punto
Esiste quest’opera, di un artista italiano. Il titolo è: “Continuerà a crescere tranne che in quel punto”. Ecco come è fatta, e come si può rifare.
The shape of water | La storia del polpo
Quando andavamo al mare mia madre ci raccontava la storia del polpo. È un fatto divertente che le era capitato prima di avere me e mia sorella, prima di sposarsi, prima di conoscere suo marito ovvero nostro padre. Durante una vacanza in barca con certi amici, evento già di per sé notevole dato che mia madre non ha mai imparato a nuotare, avevano ormeggiato in una caletta. Mentre gli altri facevano il bagno e lei stava lì a guardarli, con i piedi in acqua e le gambe che sporgevano dallo scafo, aveva sentito qualcosa toccarle la caviglia. Sarà un pesce, un’alga, aveva pensato. Poi la cosa le si era aggrappata a un piede e aveva iniziato a tirare.
Oscar 2017 | City of Stars
Domenica sera, in quel di Los Angeles, andrà in scena il consueto appuntamento annuale in cui Hollywood celebra se stessa: gli Oscar.
La la land | Tutte le feste dove sono stata
Avete presente quella sensazione: quando sei stato a una festa, facciamo di proporzioni più che notevoli, facciamo con presenza di musica troppo alta per prevedere interazione verbale, facciamo condita con droghe dalle posologie più varie – preferibilmente sintetiche; quella sensazione, quando raccogli la giacca e tagli la folla in direzione opposta al suo moto, quando superi la porta e c’è il buio e c’è la calma, ci sono le macchine parcheggiate una dietro l’altra lungo la strada, ci sono i rumori sempre più lontani, a volte le pozzanghere, a volte gli alberi con le foglie che dondolano nell’aria di un’ora incerta, a volte un cane che si gratta contro un copertone in attesa che il padrone si accorga della sua assenza, a volte anche qualcuno che vomita