Un esempio della ricorsività della fuga – mia, in questo caso, ma del blog in generale che ne fa un marchio e un metodo – è questa recensione che subito fugge dall’essere una recensione.
Assurde morti a Hollywood | Brittany Murphy
Cedars-Sinai Medical Center, Los Angeles, CA, 20 dicembre 2009, ore 10.04 Il dr. Eneas Silver, dopo aver guardato l’orologio al polso, dichiara, di fronte a due testimoni, il decesso di una promettente attrice trentaduenne. Il suo nome è Brittany Anne Murphy-Monjack, è bionda, ha grandi occhi lievemente sporgenti ed è magra come un’ostia.
Wolf of wall street | Redenzione
Sono il tuo schiavo, per contratto sarò il tuo tappetino del cesso. Calpestami: è l’unico modo che ho per redimermi, Margot, mia Mistress, mia Padrona!!
Fantastic 4 | A real human being
– Avvertenza: quello che state per leggere, se avete davvero intenzione di leggerlo, andrebbe accompagnato dall’ascolto di “A real human being” dei College & Electric Youth. Un pezzo che probabilmente conoscerete, in parte perché è molto bello e in parte perché era nella colonna sonora di Drive – Mi sveglio di soprassalto con l’orribile sensazione di essermi persa qualcosa. Infatti mi sono persa almeno la prima mezz’ora di film. Cazzo. Voci e suoni, amplificati all’inverosimile dall’impianto audio che rimbomba nella sala deserta, irrompono senza pietà nelle mie orecchie insieme a uno strisciante senso di colpa per aver abbandonato S. nella visione di quello che potrebbe facilmente conquistare il podio di film più inutile dell’anno.
Inherent Vice | Un’intervista telepatica a Thomas Pynchon
Personalmente le aspettative su questo film erano alte, troppo alte. Ho contattato Thomas Pynchon, mio grande amico telepatico, perché adoro i suoi romanzi e, non sarò l’unico al mondo, ma li ho letti tutti.
Interstellar | Un trattato a quattro, no, no, volevo dire otto… sedici… diciotto mani!
I pezzi sono stati inseriti secondo un relativo ordine temporale relativo al tempo in cui sono stati scritti.
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