«Quand’è che ha iniziato a usarle?» mi chiede l’intervistatore. «Circa cinque anni fa, più o meno».
Siccità | Sindrome della veduta d’insieme
Lo accusavano di avere il sangue addormentato. Era un modo creativo per dirgli di essere mandrone, cioè uno che ha poca voglia di fare, perché passava le giornate dal letto al divano, dal divano alla tavola, e poi di nuovo al divano, prima di tornare a letto.
Nomadland | Diventare grandi
Era il 1998, avevo 18 anni e il mio primo, regolare, lavoro: contratto, busta paga, stipendio. Facevo il lavapiatti nella cucina di un villaggio vacanze capace di ospitare, a pieno regime, oltre 1000 persone. Non avevo di che lamentarmi. Era il 1998, lavoravo come addetto alla preparazione di frutta e insalata nel ristorante di un campeggio. Si lavorava 15 ore al giorno ma ne pagavano 6. L’alloggio del personale era composto da delle roulotte dismesse. Dall’esterno aveva l’aria di un accampamento rom abusivo. Erano i sobborghi del campeggio, le banlieue, un luogo che i turisti si guardavano bene dall’avvicinare, scansandolo come una cacca di cane sul marciapiede.
Julieta | La vita non è un film (di Almodóvar)
Il lubrico regista ispanico Pedro Almodóvar, in vista della stesura del nuovo film incontra un’attempata insegnante madrilena sotto le mentite spoglie del sociologo del lavoro Aldo Móvar. L’obiettivo è trarre ispirazione dalla vita complessa di una donna abbattuta dal fato per mettere insieme un’opera che restituisca vigore alla sua popolarità, da tempo in lento ma inesorabile declino.