All’inizio degli anni Cinquanta George aveva cinque anni ed un sabato pomeriggio suo padre lo portò, senza grandi aspettative e quasi per scherzo, al Tennis Club che aveva appena aperto a pochi metri dalla loro casa di Miami. Da quel momento George non aveva mai smesso di giocare a tennis. Divenne un’abitudine settimanale: il sabato George prendeva lezioni private di tennis e suo padre aveva l’occasione di sbevazzare e far chiacchiere con i vicini di casa tenendolo d’occhio.
Cinemini | The Dreamers ma non troppo
di Viola V. Giacalone Il mio coinquilino e amico S. ha una grande televisione nella sua camera mentre io ho solo un vecchio computer e la radio, forse per snobismo verso la tecnologia forse per mancanza di liquidità. Per accedere alla doccia bisogna passare dalla sua stanza, e non c’è stato giorno da quando si è trasferito, in cui non abbia sbavato in modo evidente davanti al suo schermo da mille mila pollici e la libreria Ikea stracolma di dvd ogni volta che passavo lì.
Love |Prima del prossimo imminente cineforum, ecco un riepilogo del primo
Ho immaginato questa cosa: un lui e una lei, non si conoscono, casualmente vanno entrambi a un cineforum, una cosa organizzata da dei ragazzi. Quindi fanno aperitivo, e inizia il gioco di sguardi, poi vengono presentati. La lisca di lui la fa impazzire, lo strabismo di venere di lei lo intriga.