di Alice Diacono #3 Sadrac, Mesac e Abdènego Erano due ragazzi e una ragazza, non avevano la barba, nonostante il caldo portavano pantaloni di tuta in acetato e maglietta, uno di loro aveva un cappellino con la visiera, avevano i denti marroni, ormai potevo vedergli la faccia. “E’ finita! – mi ripetevo – è finita, sto per morire.”
Prima dell’Apocalisse (Gli Esclusi) | Un racconto che parla di tute in acetato, drogati e Gesù
di Alice Diacono #2 L’Ex Vetreria Un pomeriggio era estate, potevo avere tra i sei e i sette anni, faceva molto caldo. All’epoca ero una bambina magrissima, scura e coi capelli corti, che non voleva essere una femmina e deprecava ogni atteggiamento frivolo, cosa che come si può ben immaginare mi rendeva popolarissima tra i coetanei del quartiere. Quel giorno mia madre non aveva una banconota inferiore alle cinquemila lire, ma mi mandò lo stesso in latteria raccomandandomi, come sempre, di non parlare con gli sconosciuti, di non fermarmi davanti all’Ex Vetreria e di non usare il resto per comprarmi le sigarette chewingum di Asterix e Obelix.
Prima dell’Apocalisse (Gli esclusi) | Un racconto che parla di tute in acetato, drogati e Gesù
di Alice Diacono #1 La tuta in acetato Ultimamente ho notato che stanno tornando di moda le tute in acetato. Io quando ne vedo una penso sempre a quella volta, la prima, in cui ho incontrato dei drogati.
Sicilian ghost story | Vacanze negli anni ’90
Giugno, prima di ogni altra cosa, è quando finisce la scuola. Finisce, la scuola, anche adesso che ho trent’anni, anche adesso che non finisce più per me, perché per me è finita tanto tempo fa. Quando la scuola finisce iniziano le vacanze estive: un’automobile familiare con il baule magnetico sul tettuccio, la borsa frigo, i blocchi di ghiaccio sintetico e lunghe ore di attesa in autostrada senza aria condizionata, controllando gli aggiornamenti sulla viabilità.