La storia di una caccia al leone è molto diversa a seconda di chi la racconta: il cacciatore o il leone. Così, allo stesso modo, molto diverse sarebbero le classifiche di fine anno della bocciofila se a raccontarle fossero i bocciofili ora rinchiusi nelle segrete del Palazzo del Cinema della Bocciofila, luogo allegro e sereno per gran parte dell’anno, in cui regnano l’amicizia e la condivisione quasi sempre: ma non quando è ora di Classifica.
Anna | Il lampadario
di Enrica Fei La deflagrazione ha rovesciato i cassetti segreti di Angelica. Anche i più piccoli hanno visto le sue pietre preziose. Si sono sparse al piano di sotto, tutte minuscole e colorate. Dal piano di sotto al giardino, dal giardino fin dentro al bosco – e anche nella serra – ha detto uno dei Blu.
Nomadland | Diventare grandi
Era il 1998, avevo 18 anni e il mio primo, regolare, lavoro: contratto, busta paga, stipendio. Facevo il lavapiatti nella cucina di un villaggio vacanze capace di ospitare, a pieno regime, oltre 1000 persone. Non avevo di che lamentarmi. Era il 1998, lavoravo come addetto alla preparazione di frutta e insalata nel ristorante di un campeggio. Si lavorava 15 ore al giorno ma ne pagavano 6. L’alloggio del personale era composto da delle roulotte dismesse. Dall’esterno aveva l’aria di un accampamento rom abusivo. Erano i sobborghi del campeggio, le banlieue, un luogo che i turisti si guardavano bene dall’avvicinare, scansandolo come una cacca di cane sul marciapiede.