Di notte restava immobile, concepiva il letto come fosse un sarcofago. Una bara, certo, ma usare la parola ‘bara’ non è appropriato, non si può parlare della morte, soprattutto nell’incipit. ‘Sarcofago’ invece ha quella sfumatura esotica e faraonica che legittima la scelta lessicale. Sarcofago incuriosisce e allo stesso tempo mantiene le giuste distanze. Perché le distanze sono fondamentali: ciò che accade lontano da noi non esiste.
Microbo e Gasolina | Note a margine
1. Pregiudizi Prima di andare a vedere Microbo e Gasolina ho notato che su Facebook era uscita la recensione de Gli Spietati, e poi, perché non sono riuscito a resistere che qualche secondo, che l’aveva scritta il guru Luca Pacilio. Con tutta la forza della mia volontà (tre secondi netti) ho cercato di non cliccare sopra il link, di non guardare il voto in fondo alla pagina e la tabellina con i voti degli altri membri, perché da quello che dicevano loro il film sarebbe stato segnato. Ormai avevo fissato con Francesca, che ci andavo a fare se il film fosse stato per Gli Spietati una stroncatura? Meglio allora non sapere niente, meglio l’ignoranza, meglio non essere mai nati, meglio il niente al dolore. Ma per fortuna a Gli Spietati il film era piaciuto. Ero salvo.