di Andrea Cassini
L’Alaska sotto le mie ruote è bellissima. La fase di sollevamento, lo ammetto, non è stata piacevole. Dodici ragazzoni in tuta mimetica (perché dovevano mimetizzarsi, poi?) con gli stemmi della Guardia Nazionale mi hanno forato il tetto e lo chassis, mi hanno svuotato dai tappeti, dalla stufa, dalle valigie e dai diari, poi mi hanno legato a due cavi neri che spero essere resistentissimi. Dopodiché l’elicottero si è alzato.