Federico Hallenbec qualche giorno fa mi ha consigliato di vedere questo documentario ed io lo ringrazio di tutto cuore, perché ho scoperto l’esistenza di un film che non è mai stato girato che però ha rivoluzionato la storia del cinema. Ma come, direte voi, non è mai stato girato e rappresenta una rivoluzione?
Ebbene sì. Siamo negli anni 70 e Jodorowsky (padre) è all’apice del successo dopo La montagna sacra. Il suo produttore gli chiede in quale strano progetto voglia infilarsi adesso. Lui risponde: Girerò Dune, anche se non ho mai letto il libro.
Sostiene di averne sentito parlar bene da un amico e tanto basta per convincersi che il romanzo di Frank Herbert possa rappresentare la più grande opportunità per rivoluzionare la coscienza dell’intero pianeta terra. Il ragazzo è ambizioso, senza dubbio. È talmente ambizioso che nel 2013 a 84 anni continua a ripetersi che vuole vivere fino a 300 anni, anche se probabilmente morirà di lì a pochi mesi, conclude ridendo.
Che Jodorowsky sia o pazzo o un genio è una questione a cui nessuno può rispondere, ma negli anni 70 ha i soldi sufficienti per mettere su un team di artisti a sua disposizione per 24/365 per due anni e mezzo. Questo gruppo viene motivato giornalmente nel dare il meglio di sé. Li chiama “guerrieri spirituali”.
I guerrieri spirituali erano uomini votati alla realizzazione del Dune di Jodorowsky, una missione di vita atta a svelare all’umanità il vero senso della nostra esistenza: perché siamo qui? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Moebius disegna lo storyboard, Chris Foss e Grieger realizzano le astronavi e i mondi malati degli Harkonnen, il grande creatore di enigmi che neanche lui capisce Dalì sarà l’imperatore, la sua fidanzata del tempo Amanda Lear la principessa, Orson Welles il Barone, Mick Jagger il suo scagnozzo, Jodorowsky figlio (che ha già recitato in El Topo) sarà Paul e per questo motivo passa due anni e mezzo, sei ore al giorno, sette volte la settimana, ad imparare tutte le arti marziali possibili, senza andare a scuola (forse dopo avrà fatto due anni in uno).
Dopo tanti sforzi i guerrieri spirituali mettono insieme uno storyboard immenso dove sono mirabilmente disegnate in ogni dettaglio tutte le inquadrature del film, tutte le soluzioni tecniche per i vari effetti speciali, tutti i cambi del punto macchina. È praticamente una pellicola che è già stata girata. Ma Hollywood ha paura di Jodorowsky (troppo libero, difficile da controllare), inoltre il film durerà circa tre ore (la gente può impaurirsi e non andare a vederlo), e quindi nessuno è disposto a cacciar fuori i soldi. Però, ridacchiano sotto i baffi i vari produttori statunitensi, quel team che Jodorowsky aveva messo su non era affatto male, soprattutto i disegnatori e gli addetti agli effetti speciali. Così vengono ingaggiati per altre produzioni e ne usciranno fuori pellicole che si ispirano al Dune di Jodorowskj, al Dune mai girato, e che lanceranno questi artisti nell’olimpo dei grandi. Star Wars, Terminator, Flash Gordon, Alien e tanti altri prodotti che vinceranno Oscar e incasseranno al botteghino milioni e milioni di dollari. Tutti materiali riciclati, rubati o citati da questo Dune di Jodorowskj, che di fatto non esiste.
Viene quasi da piangere. Dal grosso volume che aveva presentato ad Hollywood Jodorowsky riuscirà a tirarne fuori due fumetti. Tutto il resto è diventato grammatica della cinematografia mondiale.
Applausi, applausi, applausi e solo applausi ai fallimenti che cambiano la storia del cinema!
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