– Quindi la rubrica dei Bellissimi della Bocciofila è finita, peccato, ho letto racconti favolosi.
– Eh già, siamo molto soddisfatti.
– Altro che soddisfatti, voi racconti così mica li scrivete, hai visto che sono stati citati anche in altri blog e riviste? I vostri invece mai.
– Coincidenze.
(silenzio)
– Eddai, ditelo che avete sbolognato la programmazione estiva ad altri scrittori per andarvene in vacanza.
– Ma quale vacanza, abbiamo fatto altre cose noi sai, pensa, un’intera rassegna alla Manifattura Tabacchi, anzi, le rassegne erano due ma non l’ha capito nessuno, comunque, ventiquattro film, da fine luglio a fine agosto, su uno schermo vero, un cinema, pensa, e poi un pubblico che non ci conosceva, e ci fissavano sai, soprattutto quelli nelle prime due file sai, ci guardavano con attenzione, me le ricordo tutte le facce delle prime due file, e noi lì, con le magliette sdrucite o una camicia a fiori, i pantaloncini stracciati e le scarpe da ginnastica bucate, spauriti, su questo palco gigante, a tenere un microfono con le mani sudate.
– Ah sì, vi presentate sempre sobri voi, ho visto le vostre storie su Instagram alla Manifattura, tutte buie con uno schermo in fondo.
– Possiamo migliorare su Instagram, dobbiamo darci delle regole.
– E quindi avete anche presentato i film? Perché come scrittori siete anche bravini ma come imbonitori non direi. E che raccontavate sentiamo, sempre la solita solfa “Ciao siamo In fuga dalla bocciofila, siamo un collettivo di scrittori, scriviamo di cinema ma parliamo d’altro ecc. ecc.”?
– In effetti sì ma abbiamo detto anche altre cose, pensa, abbiamo studiato, curiosità sui film, aneddoti, storie, a volte anche presentazioni serie, siamo cresciuti, ci siamo impegnati. Comunque, non è la solita solfa, qualcosa su di noi dovevamo pur dirla, non è che tutti ci conoscono, anzi, non è che possiamo arrivare su un palco e dire “Ciao siamo In fuga dalla bocciofila” e fine, no?
– Giustissimo, però sarei curioso di sapere cosa può aver capito la gente che non vi conosce dal classic bocciofila “usiamo i film e il cinema per raccontare altro”.
– Una volta abbiamo fatto una sorta di esperimento per spiegare questa frase che, in effetti, abbiamo detto tutte le sere. Per presentare Il cattivo tenente di Abel Ferrara abbiamo letto le trame dei dieci ipotetici racconti che i dieci membri della bocciofila avrebbero potuto scrivere su quel film.
– Ottimo, quindi nessuno avrà capito niente.
– Qualcuno ha riso. Un po’. Altri erano più confusi di prima. Però c’erano tutti i temi e gli elementi del film.
– E dove si possono leggere queste storielle?
– Qui sotto, ho appena fatto un copia/incolla.
– Lo sai che sta diventando un pezzo assurdo e incomprensibile, vero?
– Certo, ho anche usato le nostre iniziali per la privacy.
– Ma quale privacy, lo sanno tutti chi siete, usate i vostri nomi e cognomi.
– Non preoccuparti, tanto il pezzo è lunghissimo e nessuno avrà letto fino a qui.
Dalla presentazione de Il cattivo tenente di Abel Ferrara
Proiezione del 28 agosto 2019 alla Manifattura Tabacchi, Firenze
Cosa scriverebbero i membri di In fuga dalla bocciofila su questo film?
GC scriverebbe di prostitute, scommesse sportive, cocaina e assurde morti a Hollywood: sesso, droga e rock’n’roll.
SL racconterebbe di quella volta in cui lui e Diana furono fermati dalla polizia davanti alla coop di Lastra a Signa, una cosa pazzesca anche se non successe un bel niente.
FMI dedicherebbe cinque o seicento pagine all’utilizzo del chiaro/scuro nei film degli anni ’90 ambientati in metropoli notturne e infernali, un trattato per il grande pubblico.
FC si lancerebbe sui buoni propositi dopo le vacanze e sulle scuse per non mantenerli, ci sarebbero sicuramente razzi, Nicolas Cage e apparizioni divine.
SC scriverebbe di peccatori ed emarginati che incontrano una speranza di redenzione, ma la perdono, o falliscono miseramente.
LF stillerebbe una classifica delle scene di nudo maschile hollywoodiane più imbarazzanti della storia usando come parametro le dimensioni del pene.
CB farebbe un’inchiesta scottante su poliziotti corrotti e malavita newyorchese.
LB comporrebbe un noir in costume: ci sarebbero gangster, abiti attillati, cappelli eleganti, rivoltelle, un cavallo, un treno e come sempre grandi quantità di alcolici.
EM scriverebbe di antieroi e della posizione del Quarto Uomo nella partita Fiorentina-Napoli del 24 agosto 2019.
FMA s’inventerebbe di sana pianta tre o quattro scene tagliate dal film, le descriverebbe minuziosamente, nei particolari, con commenti puntuali, e lo farebbe talmente bene da convincere tutti della loro esistenza.
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