Ho sempre pensato che le città più belle fossero quelle in cui ognuno vive il proprio film.
Licorice Pizza | I cinemini del Village
Mi trovo in un salotto di legno, persa in una nube di pulviscolo atmosferico esaltato dalla luce di un sole sconosciuto. L’arredamento è al servizio dell’immaginario, ci sono abat jour bellissime e innecessarie e vecchi poster di moda. Da fuori arrivano i rumori di East Harlem il pomeriggio, e il tutto. Il tutto vale a dire: New York! L’America! È solo un salotto ma per me è irreale. Più tardi mi verrà detto che all’inizio è così un po’ per tutti. Sono arrivata meno di 24 ore fa, sono nata meno di 24 ore fa, e ancora non ho trovato il coraggio di uscire. Come funziona questa città? Come si esce di casa? Sto girando nel salotto senza uno scopo da ore, quando un messaggio su Instagram mi salva.