di M. R. Ho iniziato a studiare latino in prima liceo, e la cosa mi esaltava tantissimo. Con i miei compagni passavamo le pause a scrivere alla lavagna frasi in quella nuova lingua. Nulla di elaborato ovviamente, il nostro lessico non era ricco e la sintassi stentata. Si trattava più che altro di offese a qualche compagno, le stesse gridate anche a voce, che però in quella lingua ci sembravano più incisive, efficaci, solenni.