– Prendo tutto. – Prego? – Tutto, dall’inizio alla fine. Un battito di ciglia appena troppo lungo mi fece pensare che era giunto il momento di sostituire quei vecchi modelli con qualcosa di moderno. La sera, in ricarica, staccai la spina e li appoggiai in magazzino. Poi passarono 215 anni e, francamente, mi dimenticai: avevo un locale da gestire, c’erano sempre cose da fare. Forse dovrei dire che “dimenticare” significava semplicemente assegnare una priorità molto bassa a un pensiero. Nessuno dimenticava niente, cancellare era un’idea da innamorati che si lasciano. I pensieri erano solo molto lontani dall’attenzione. Ma c’erano, in attesa. No, neanche.