Essere figlia di Bond
in assenza di Bond.
Sentirsi ripetere ai colloqui di lavoro:
“Scusi ma lei è per caso…”
Andare dal medico
per la ricetta della Sertralina
(200mg al giorno)
e ricevere una vecchia cartolina promozionale
tenuta come una reliquia
e sulla cartolina
il volto del padre.
“Sì lo so che non è
una cosa molto professionale
ma sa, a casa
me lo chiedono di continuo”
allora sorridere, e apporre una firma
poi fissare l’appuntamento
per la visita successiva.
Essere figlia di Bond
e avere un impiego ordinario.
Fare la segretaria
in uno studio dentistico
in una scuola elementare
in un negozio di toletta per cani;
o l’agente immobiliare per stabili di lusso
la traduttrice, la cameriera, la commercialista
la cuoca specializzata in piatti vegetariani
e tutto questo
restando figlia di Bond
ogni attimo.
Curare il disturbo
da stress post traumatico
con lo yoga kundalini
e una dieta povera di lieviti.
Avere:
la sindrome dell’impostore
il complesso di Elettra
gli attacchi di panico
la paralisi nel sonno
l’intolleranza al lattosio.
Acquistare il primo del mese
l’infuso rilassante con liquirizia bio
e lasciarlo marcire ogni volta
nell’apposito armadietto in cucina.
Succede ogni tanto
di visitare luoghi in cui è successo qualcosa
dove si è verificato
un evento storico
un fatto importante
tipo la morte di un pittore
o una sommossa popolare.
Ci si aspetta che da qualche parte
permanga traccia dell’avvenimento antico
come un ricordo
un senso di accadimento
che volge all’eternità.
La maggior parte delle volte (forse tutte), però
la verità è che non c’è
proprio niente di speciale
e rimosse le targhe
e i monumenti commemorativi
quello che rimane
non è che un posto come tanti.
Allo stesso modo è
essere figlia di Bond:
promettere qualcosa
per non mantenerlo mai.
La figlia di Bond prenota le ferie
sul sito internet di Avventure nel Mondo
sceglie un viaggio a tema
“Aurora boreale nella Lapponia svedese”
o “Caucaso e cosacchi”
e si diverte
moderatamente.
Poi un anno, tanto per cambiare
parte da sola
per una vacanza a piedi
e racconta dopo in ufficio
che è stato bello
rigenerante
quando in realtà ha mandato tutto a fanculo
alla terza tappa
con le gambe distrutte
e l’eczema da insolazione
prenotando l’ennesima avventura nel mondo
sul treno di ritorno
direttamente dal cellulare.
Essere figlia di Bond
non comporta sgravi fiscali
né agevolazioni al reddito
o favoritismi ai concorsi pubblici.
È tutto
si potrebbe dire
piuttosto normale;
c’è solo un senso di possibilità
che degrada nel nulla.
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