In fuga dalla Bocciofila
Fino all’ultimo haiku
99 pagine, 2017
postfazione di Gaia Rau
10.00€
in vendita a Firenze presso libreria Todo Modo, per acquisti e spedizioni nel resto d’Italia e nel mondo scriveteci su infugadallabocciofila@gmail.com
Mettiamo le mani avanti: gli haiku che leggerete non seguono alla lettera l’antico metodo giapponese di scrivere poesie. Abbiamo rispettato la canonica scansione in sillabe 5-7-5, ma non abbiamo inserito l’elemento stagionale che pure in quelle poesie è così importante. In generale un purista di haiku non amerà il nostro intervento (ma magari ci sbagliamo). Tuttavia con questa raccolta abbiamo fatto un passo in più: dentro ognuna di queste poesie abbiamo nascosto un film, perché amiamo i film e perché amiamo scrivere haiku.
A modo suo questo libro è molti libri, ma soprattutto è… «due libri!» diranno subito i nostri piccoli lettori.
Sì ragazzi, avete ragione voi: questo libro è effettivamente due libri.
Il primo è un libro di poesie e lo si legge come abitualmente si legge un libro di poesie, cioè sul divano. Tuttavia è difficile, non tanto che si abbia un divano, ma che si abbia la forza di leggere un libro di poesie. Più probabile che lo si trasporti senza nemmeno aprirlo fino a un punto preciso della casa, ovvero sopra la lavatrice, ma solo ed esclusivamente se la lavatrice è in bagno. Allora lo si sfoglierà stando attentissimi a non leggerlo. Poi lo si lascerà lì, dimenticandone l’esistenza. Se accadrà di trovarci in quel bagno, ma la casa non è la nostra, poniamo il caso sia la casa di amici e magari c’è una festa a cui non abbiamo nessuna voglia di essere, allora ci si potrà asserragliare in quel bagno, malgrado sia l’unico della casa e altre persone stiano aspettando, e leggere finalmente questo libro di poesie, perché è questo il modo in cui si leggono i libri di poesie.
Il secondo libro invece lo si legge come fosse un gioco da fare da soli o in compagnia: ci si divide in squadre e si fa a chi indovina più film, fino a che non ci si annoia o finché non sono finiti tutti gli haiku. Volendo, in fondo a ogni pagina, c’è un aiuto che dovrebbe farvi avanzare nella ricerca della verità. A volte l’aiuto non sarà sufficiente e allora basterà andare al termine del libro dove ci sono le risposte. Tuttavia questa soluzione lascerà tutti quanti un po’ delusi.
Quale che sia il libro che sceglierete di leggere, noi vi auguriamo una piacevole lettura.
Se avete fatto due libri, e il primo è un libro di “poesie”, allora chiamatele “poesie” NON haiku.
Non avete fatto un “passo in avanti”, avete fatto un “passo indietro”.
Scrivete: “in generale un purista di haiku non amerà il nostro intervento”, il problema è che non si tratta di essere “puristi”, si tratta di capire un dato tanto semplice quanto da voi ignorato: La poetica haiku ha le sue regole, le sue codifiche e le sue logiche, se si rispettano si scrivono haiku, altrimenti si deve parlare di poesia.
“Soldati” di Ungaretti è una magnifica poesia, ma non è Haiku e non può essere chiamata haiku; analogamente un componimento espresso secondo lo schema 5/7/5 che però non rispetta le altre caratteristiche della poetica haiku NON può essere chiamato haiku.
Potevate quindi evitare questo vostro contributo che va a inquinare una poetica bellissima.
non so, cioè per certi versi ci sta anche che tu abbia ragione ma c’è qualcosa nel tuo commento che mi disturba alquanto.
Puoi definire quel qualcosa che ti disturba “alquanto” nel mio commento?
Poi, ancora più importante, potresti spiegare perchè potrei aver ragione “per certi versi”? Quali sono gli “altri versi” per il quali avrei torto?
Mi sembra che non arrivi alcuna risposta… e quando non arriva risposta, anche quella è una risposta!
Perché non si espongono tutti i commenti?
Che senso ha prevedere l’inserimento di un commento se poi non lo si pubblica?
Perché la vita è troppo breve per riuscire a fare tutto. Grazie per l’attenta analisi
Buongiorno, anche io non sono una purista di haiku anche se soprattutto i primi anni che li scrivevo stavo più attenta alle regole. Ora mi lascio più andare, il grande Jack Kerouac ha scritto un sacco di haiku fregandosene delle regole. Li scrivo da molti anni e sono qui:http://solohaiku.altervista.org/. Ora vi scrivo per ricevere il vostro Fino all’ultimo haiku. Ciao Dianella