Tanti anni fa.
Sono disteso su un letto e guardo il soffitto mentre la ragazza dai lunghi capelli neri e dal grosso seno respira profondamente raggomitolata sotto le coperte pesanti e invernali. Respira profondamente, ma non sta dormendo e io non so nulla di lei se non che le piace il vino da dessert, potrebbe berne a litri nonostante l’alto tasso calorico, e che tutte le volte che sostiene una tesi, poi chiede scusa, come se il solo fatto di avere un pensiero proprio la mettesse in una situazione di colpevolezza.
A un certo punto le chiedo: ma tu sei timida?
Lei si volta verso di me appoggiando il suo braccio interamente sul mio petto, la sua testa si incastra nel mio collo, i suoi capelli finiscono sulla mia faccia.
Sospira.
Sì, sussurra nel mio orecchio.
Perché, le chiedo io.
Trascorrono alcuni minuti di silenzio nei quali ho il tempo di far scorrere la mia mano sulla sua gamba. Vorrebbe essere più un gesto di sostegno che di desiderio, ma lei discosta lievemente l’arto.
Non è una domanda molto intelligente, mi risponde.
Ok, concludo io con tono offeso.
No, insiste, volevo dire che…
Esistono due tipi di persone: i timidi e
i timidi.
Solo che alcuni lottano contro la timidezza e trovano dei sistemi per nasconderla o per far finta di niente, mentre altri no. Io sono sempre stata interessata solo ai timidi per cui le persone sicure di sé non esistono nel mio orizzonte complessivo dell’esperienza umana. Tu mi piaci perché sei timido anche se non lo sai. La cosa che le persone spesso non comprendono è che chi vive le relazioni con difficoltà, chi in classe sta in un angolo e ha paura di fare anche una sola domanda, in realtà spesso è una persona con una sensibilità capace di intrufolarsi nei più delicati pertuggi dell’animo umano. E non pensare che i timidi siano solo persone ombrose e scontrose. Ci sono timidi che sono dei raggi di sole stranamente capaci di sorridere e infondere coraggio agli altri. Altri invece diventano dei mostri. Ci sono timidi che erano dei rivoluzionari o dei politici o delle rockstar. Secondo me
Jim Morrison
Kurt Cobain
Che Guevara
Adolf Hitler
Stanley Kubrick
Marylin Monroe
Diego Armando Maradona
Napoleone Bonaparte
Michelangelo Buonarroti
Roger Federer
papa Wojtila
Britney Spears
secondo me sono classici esempi di timidezza allo stato puro. Amy Winehouse sosteneva di stordirsi per combattere la timidezza. I timidi non sono dei santi. I timidi sono dei fragili che la società vilipende – era una bella sorpresa per me scoprire che conosceva e sapeva usare parole come vilipendere – e che la natura, con la sua legge del più forte, usa come base alimentare. Ad esempio: non solo i pangolini e i pipistrelli sono animali timidi, ma anche le tigri o gli scorpioni.
E le mucche, le suggerisco io.
Sì.
E i cavalli.
Esatto.
E i panda, insisto.
Non essere banale, mi dice lei. Si volta dall’altra parte e si addormenta.
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