• Chi siamo
  • Contattaci

In fuga dalla bocciofila

Blog dal titolo fuorviante in cui si parla di cinema tra una divagazione e l'altra

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Home
  • Categorie
    • Anatomia di un fotogramma
    • Cartoline dal foyer
    • La scena tagliata
    • La sindrome del personaggio secondario
    • Lo sfogone
    • Oceani di autoreferenzialità
    • Recensioni vere
    • La recensione di Ferruccio Morandini
    • La vertigine della lista
  • Festival
    • Festival dei Popoli
    • Festival di Cannes
    • L’arte dello Schermo
    • Lo Schermo dell’Arte
    • Torino Film Festival
  • Haiku
  • Archivio
    • Indice Alfabetico
    • Archivio per mesi
  • Cerca

50 primavere | La vita va avanti

27 Marzo 2018 di Redazione

di Mattia Rutilensi

Ero in sala con la mia ragazza e ad un certo punto sullo schermo la figlia ha annunciato alla madre di essere incinta e io ho rabbrividito insieme a lei. “Non devi mica farti venire l’ansia anche tu”, mi ha detto allora la mia ragazza, ma io non mi sono calmato subito. Sarà che la madre ne aveva due di figlie, una sulla trentina e una adolescente, e io le confondevo sempre, sarà che quello era un po’ un colpo di scena, sarà che sono sensibile all’argomento, ma mi sono inquietato.

La madre invece si riprendeva subito, salvo poi mettersi a piangere pochi secondi dopo, d’altronde era all’inizio della menopausa e nel resto del film attraversava tutte le fasi dell’umore: diventava nostalgica, esaltata, arrabbiata, eccitata, triste, innamorata, divertita ecc.

Anche io mi sono ripreso, il film era molto divertente e in certi punti ridevo a crepapelle, ma  continuavo a confondere alcuni personaggi: quello lì non era il suo ginecologo? Perché siede accanto a lei a cena dalla sua amica? E questo tizio con gli occhiali chi sarà, forse l’ex-marito? Ma perché non lo presentano?

La madre era spaesata come me: non faceva più la cameriera, si era licenziata, ma non riusciva a trovare un altro lavoro, mentre delle due figlie una (ma vai a capire quale…) era incinta e l’altra persa dietro a un musicista che non era così perso per lei. Allora litigavano, si urlavano addosso e poi si abbracciavano tutte insieme, cose tipiche da donne; non le capirò mai. Poi la figlia più piccola (ora le distinguevo, perché l’altra aveva messo su il pancione) voleva scappare di casa per stare con il musicista e io tifavo perché la madre la fermasse, mi pareva ovvio che stesse per fare una cazzata, ma non è andata così. Ed era come quando discuto con i miei familiari, mi pare sempre ovvio che siano loro a sbagliare, ma non c’è nessuno a osservarci come spettatore, quindi non posso mai essere sicuro fino in fondo che non sia io a prendere la decisione sbagliata.

La madre, nel frattempo, continuava sulla sua strada: le figlie non le davano retta, l’ex-marito non poteva aiutarla, i lavori che trovava non erano un granché. Però la sceneggiatura imbocca uno spiegone e lei capisce che in qualche modo farà, non finisce tutto a 50 anni, la vita va avanti e lei deve seguirla, se rimane indietro è solo colpa sua.

Io di anni ne ho la metà e forse penso un po’ troppo a come saranno le cose quando ne avrò il doppio, però purtroppo non c’è nessun spiegone per me e tocca arrangiarsi e fare qualcosa, perché la vita va sempre avanti.  

Condividi:

  • Facebook
  • LinkedIn
  • Twitter

Postato in: Anatomia di un fotogramma, La sindrome del personaggio secondario, Lo sfogone Tag: 50 primavere, Blandine Lenoir, commedia Fai un commento

Rispondi Annulla risposta

  • Chi siamo
  • Contattaci

© 2021 · In Fuga dalla Bocciofila · Website designed by Alessio Pangos · Privacy Policy"In fuga dalla bocciofila" cerca di fare molta attenzione a non pubblicare materiali che possano ledere in alcun modo il diritto d’autore. Tutti i media [immagini, video ed audio] sono pubblicati a bassa risoluzione, in pieno rispetto del comma 1 bis dell’articolo 70 della Legge sul Diritto d’Autore che consente “la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro”. Chiunque ritenga che sul sito siano presenti testi, immagini, audio e/o video non opp​o​rtunamente licenziati, contatti i soci per chiarimenti.

Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, o continuando con la navigazione acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui / CHIUDI
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessario
Sempre abilitato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.