di Mattia Rutilensi Stamattina sono uscito presto di casa. Avevo un appuntamento all’ora di pranzo e un articolo da consegnare. Non avevo però nessuna voglia di stare chiuso in camera o in salotto. Odio scrivere a casa perché non riesco a concentrarmi e mi innervosisco subito. Non riesco a stare tranquillo, danneggio me stesso e gli altri che mi circondano, come il fumo. La distrazione è un vizio e per smettere non basta la forza di volontà (comunque scarsa): ci vuole un’imposizione esterna. Per questo vado sempre in biblioteca, quando posso. Oggi però è domenica e la biblioteca era chiusa, così sono andato al bar.