di Dario De Marco
Ti svegliano urlando da un sonno senza sogno e ti gettano nudo in un posto grandissimo. E tu urli e piangi e poi inizi a camminare e a cacciare indietro le lacrime perché non c’è tempo, e poi non c’è motivo, ti dicono. E ti fanno credere che hai un compito importante importantissimo da svolgere e per questo sei lì, e devi perché in qualche maniera sei obbligato nei loro confronti, e tu annuisci riconoscente ma non hai capito nulla e non ricordi dov’eri prima né qual è il tuo vero nome. Apprendi anche la logica e una parvenza di raziocinio ma alla prova dei fatti si rivelano solo parole, vuote.