Tra te che leggi ed io che scrivo ci sono massimo sei gradi di separazione (non ti fissare sulla parola “separazione”, in realtà si parla del contrario, si parla di come la nostra distanza sia colmabile).
Tra te e qualunque altra persona al mondo ci sono massimo sei gradi di separazione. Ok. Pensa a chi ti pare. Pippo Baudo? Troppo facile, ci saranno forse tre gradi – vuoi che un tuo conoscente non abbia mai conosciuto qualcuno che è andato al programma dei pacchi in tv dove ha conosciuto Flavio Insinna che con Pippo Baudo ci prende il caffè una mattina sì e l’altra pure?
Osa. Per esempio quel tale che siede adesso sul cesso alla turca e fissa tra uno spasmo e l’altro del suo deretano il numero di telefono inciso poco più in basso sulla porta, sotto la scritta SUONO IL FLAUTO SENZA CUSTODIA… Il tale viene dalla Groenlandia ed è la prima volta che caca in questa posizione. È anche la prima volta che si concede un viaggio come si deve – la Tierra del Fuego lo ha sempre fatto sospirare come una ragazzina – e adesso è proprio a metà del viaggio e si è abituato ai sapori e alle facce dure della gente, alla parlata sciolta e amichevole – bisogna contenere ampi orizzonti per apprezzare questa landa. È un tale che non ha niente a che fare con te eppure è a sei braccia da te. Non ci sarebbe nulla di strano se volesse condividere la sua euforia. Magari ti strapperebbe anche un sorriso.
Dato un insieme N di persone, qual è la probabilità che ogni membro di N sia connesso a un altro membro attraverso k1, k2, k3…kn collegamenti?
Il mondo è piccolo e su facebook lo è ancora di più: è stato calcolato che grazie a Zuckerberg i gradi di separazione diventano 4,74. Io per esempio sono amico di tale Jussa Mœtzfeld che vive a Nuuk, Groenlandia, e non so perché, non so chi ha chiesto l’amicizia a chi, e a volte devo sorbirmi certe foto di sua nonna dentro l’igloo e altre cose noiosissime. Altre volte però mi strappa quel famoso sorriso e allora dico vedi, facebook è una figata, e cerco di convincere la Yasmin a non cancellarsi e resistere ancora un altro giorno.
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