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In fuga dalla bocciofila

Blog dal titolo fuorviante in cui si parla di cinema tra una divagazione e l'altra

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Scrivilo sui muri | Prosciutto avariato

2 Aprile 2016 di ferruccio mazzanti

Il cane comincia ad abbaiare alle 9 di mattina. Sarebbe meglio dire che ha cominciato alle 6, ma io riprendo coscienza solo alle 9. Devo combattere con una emicrania che deforma lo spettro del visibile in direzione degli ultravioletti. Bevo circa cinque tazze di acqua calda e butto giù due aspirine. Mi fanno male i polmoni. Fumare è proprio uno schifo, anche se la sera prima la stavi facendo ridere grazie alla tua danza delle dita (il resto del corpo per miracolo verticale) e ad essere più precisi erano solo gli indici, che il resto della mano si era staccata, caduta in un qualche angolino chi sa dove.

Alle 10.30 decido che è giunto il momento di alzarsi, un’idea repentina e irreversibile. Mi vesto ed esco da casa di questa tipa coi lunghi capelli mori da cui ultimamente dormo. Lei sta sotto le coperte con la finestra spalancata. Onde di luce su onde di luce che trasferiscono fotoni esplosivi dall’esterno all’interno con graduale rilassatezza. Ho gli occhiali sporchi e graffiati. Mi sento tumefatto. Scendo le scale tenendomi la testa, mi avvio per la strada tortuosa e campagnola, mi accerto che le automobili non mi investano sbadatamente, mi accorgo che fa caldo, ho un cappotto di cammello pagato letteralmente due euro, le gambe fuori forma, il fiato corto, la luce la luce la luce che scoppia davanti a me, le tag e le simpatiche frasi amorose scritte sui muri.

Finalmente giungo a casa. Prendo un piatto di ceramica bianca e mi taglio due fette di pane. Ci infilo dentro prosciutto cotto che sa diserbante e fette di pecorino che brucia le gengive. Mi siedo sul divano in salotto e accendo la televisione (sia maledetta la televisione) e vedo, letteralmente vedo la bocca della Capotondi che nell’oscurità si abbandona ad un bacio semidemenziale ad un uomo con la barba alla Del Piero. Poi queste parole:

Sai perché ci sono così tante stelle in cielo? Perché così ognuno può trovare la sua.

Poi un bellissimo Love scritto su un muro, dove per bellissimo intendo proprio una cosina fatta con devozione e spirito artistico e amore e concezione sublime della bellezza e tutta questa merda retorica là.

Poi i titoli di coda. I nomi dei personaggi. Leggo: Sole. Fratello Sole. Madre Sole. Padre Sole. Koma, Cosmos. Metronotte.

Oh cazzo, penso, ma questo prosciutto cotto e pecorino è una bomba!

Per chi volesse vendo prosciutto cotto avariato a 10 euro al grammo. Pecorino a 15 al grammo. Allucinazioni cinematografiche assicurate!

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Postato in: La scena tagliata, Oceani di autoreferenzialità Tag: Scrivilo sui muri Fai un commento

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