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In fuga dalla bocciofila

Blog dal titolo fuorviante in cui si parla di cinema tra una divagazione e l'altra

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Assurde morti a Hollywood | David Carradine

19 Aprile 2016 di giovanni ceccanti

Il 3 giugno 2009 – il 154esimo giorno secondo il calendario gregoriano, a tre anni dalla fine del mondo secondo quello Maya, un martedì – David Carradine viene trovato morto nella sua stanza del Swissôtel Nai Lert Park Hotel, in Wireless Road, vicino a Sukhumvit Road, nel centro di Bangkok.

Il sabato seguente il tabloid locale Thai Rath (ไทยรัฐ) pubblica in prima pagina una foto del cadavere del celebre attore e una più grande dentro, negli approfondimenti.

David aveva le mani legate dietro la testa, mentre il collo e i genitali erano legati insieme e collegati alla porta di un armadio.

I familiari si sono subito accapigliati per escludere prima il suicidio poi la morte per asfissia autoerotica. Ciononostante la quarta moglie Marina Anderson (quarta di cinque) ha affermato che “faceva sesso in modo ripugnante e anormale, potenzialmente letale, e ciò ha reso sempre difficile il nostro rapporto”. Del suo lato oscuro parlano molti amici e conoscenti, definendolo ora “intenso”, ora “disarmante”.

Somprasong Yenthuam, a capo delle indagini, si è detto colpito dall’accaduto. Ha aggiunto che nessuno, stando alle telecamere di sorveglianza e agli interrogatori, è entrato o uscito dalla stanza eccetto David stesso e i suoi demoni.

L’asfissia autoerotica è una parafilia di tipo masochistico. Il mancato apporto di ossigeno al cervello può causare euforia ipossica, che comporta sensazioni di euforia, leggerezza, diminuzione delle inibizioni, stordimento ed incremento delle sensazioni relative alla masturbazione e all’orgasmo (Resnik, Eroticized Repetitive Hangings, American Journal of psychotherapy, 1972).

Mark Geragos, avvocato di origine armena della famiglia, ai giornalisti: «Ci auguriamo che il corpo arrivi a Los Angeles per lunedì, quanto meno».

L’American Psychiatric Association stima che ogni anno negli Stati Uniti muoiano almeno 250 persone per asfissia autoerotica, stima che è quadruplicata dalle forze dell’ordine.

Geragos ha rappresentato, tra gli altri, i fratelli Paul e Kulbir Dhaliwal, feriti da una tigre scappata dallo zoo di San Francisco, e Chris Brown, accusato nel 2009 di aver picchiato la sua fidanzata Rihanna.

Solo nel 2% dei casi di morte per asfissia autoerotica sono stati trovati dei biglietti lasciati dalla vittima.

David aveva tatuato sul cuore un cuore con le ali.

Segnali d’allarme: segni sul collo, interesse per le parafilie – in particolare masochismo, travestitismo, feticismo, bondage, ecc. – occhi arrossati, mal di testa e consuetudine a chiudersi a chiave in camera (Jenkins A.P., When self-pleasuring becomes self-destruction: autoerotic asphyxiation parafilia, International Electronic Journal of Health Education, 3, 2000).

Una reliquia Maya del 1000 a.C. rappresenta un uomo nudo con una corda attorno al collo e il pene eretto.

Il carbonato di litio è indicato fra i trattamenti farmacologici della patologia.

Per quanto macabro possa sembrare, la diffusione massima di questa pratica si ebbe all’epoca delle impiccagioni nelle pubbliche piazze: diversi impiccati morivano con un’erezione e a volte eiaculavano e/o urinavano. Da qui, nel 1600, la pratica dell’asfissia venne introdotta tra le terapie utilizzate per gli uomini con disfunzione erettile (tesi di dottorato di Pieraldo Pelizza).

De Sade D. A. F., Justine, ou les Malheurs de la vertu (1791): [Roland chiede alla sua schiava Thérèse di impiccarlo] «… Quando il suo corpo sussultò sotto la forza della sua caduta, un ampio sorriso di eccitazione si aprì sul suo volto. Il suo pene si allungò con una quasi incredibile rigidità. Quindi un fiotto di seme eruttò, puntando sopra la sua testa, quasi sul soffitto… Oh, Therese non hai idea di che sensazioni! Vanno oltre ogni limite!».

David Carradine aveva 72 anni. Aveva recitato approssimativamente in 220 film, tra cinema e tv. Nel film America 1929 – Sterminateli senza pietà (Martin Scorsese, 1972) lui e Barbara Hershey fanno l’amore veramente.

Il suicidio è stato escluso anche perché David aveva da poco comprato una macchina nuova.

Marc Geragos: «Tutto quello che sappiamo è più o meno lo stesso di quello che sapete voi, e ciò è disturbante».

daviddeath

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Postato in: Anatomia di un fotogramma, Classifiche, La scena tagliata, La vertigine della lista Tag: asfissia autoerotica, assurde morti a hollywood, carbonato di litio, david carradine, giovanni ceccanti, maya, pieraldo pelizza, quentin tarantino Fai un commento

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