«Ho sentito che scrivi di cinema» dice mio padre sorseggiando con calma il suo caffè. «Sì, beh… non esattamente di cinema. È un po’… complicato da spiegare». «Certo. È sempre complicato, no?» ribatte sollevando gli occhi dalla tazzina. Rimaniamo in silenzio, in un pomeriggio di inizio autunno, e sento il mio vecchio improvvisamente vicino.