di Matthew Licht
Più grande della vita stessa, l’artista. Una produzione sbalorditiva. Un grattacielo color borscht nel quartiere più figo di Manhattan.
Film che fanno piangere d’invidia i cinici di Hollywood. Una tavola da surf lunga dieci metri ornata con due immagini stupefacenti di dee cieche che cavalca con grazia nonostante l’olimpica stazza. La chitarra non gli fa paura. Nemmeno Mary Boone.
Gli riesce meravigliosamente bene tutto ciò a cui mette la mano. Persino i risotti.
Potrebbe Julian Schnabel creare un masso così pesante che nemmeno lui lo può sollevare?
Risposta: tu non vali niente. Niente!
Non piagnucolare…
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