Non c’è nessuna introduzione possibile ai film dell’estate, perché l’estate non si introduce, l’estate (purtroppo) accade, soprattutto quando siete tutti al mare e non davanti ad uno schermo del computer (lo spero per voi). A meno che non si parli di una attrice che rappresenta l’essenza dell’estate, il cui nome è…
Film numero 1: ORE 10: CALMA PIATTA (1989)
Se siete in barca da qualche parte, dovete sapere che potreste trasformarvi in maniaci assassini in preda a naufragi o vittime sconsiderate con manie da samaritani, ma comunque potrebbe finire bene, perché Nicole Kidman è giovane e bella e le scene di sesso erano il suo forte. Il film fa paura solo alle madri idrofobe.
Film numero 2: GIORNI DI TUONO (1990)
Tony Scott (il fratello suicida di Ridley Scott) decide di fare il remake del suo film precedente “Top Gun”, solo che questa volta non si tratta di aerei da guerra, ma di competizioni automobilistiche. Tom Cruise era un nanerottolo intoccabile, ma al posto della fascinosa bocca di Kelly McGillis (nella parte di una improbabile astrofisica alle dipendenze dei militari di Top Gun) Tony introduce come arabeschi nel vento i riccioli farmaceutici di Nicole Kidman (nella più che credibile parte di dottoressa o infermiera conturbante).
Film numero 3: CUORI RIBELLI (1992)
La scena in cui Tom Cruise fa a pugni dimostrandosi un bel boxer d’altri tempi e quando insegna a Nicole Kidman (ricca figlia fuggitiva dalle mani delicate) a fare il bucato nell’acqua fredda, ecco queste due scene sono forse le uniche che andrebbero salvate. Tuttavia questo film può essere molto utile per far capire ai maschi adolescenti come fare a conquistare il cuore delle belle ragazze: pseudoeroismo / pseudoribellione / pseudoavventure / pseudoromanticismo / e-soprattutto-morite-tra-le-sue-braccia-e-poi-resuscitate-improvvisamente-senza-danni-cerebrali.
Film numero 4: MY LIFE – QUESTA MIA VITA (1993)
Il film è straziante e eccessivamente retorico: un uomo (Michael Keaton) scopre di avere un tumore che, per dirla con un eufemismo, non dà tante speranze, proprio quando la moglie gli rivela di essere incinta. Allora l’uomo (Michael Keaton) decide di registrate su videocassetta gli insegnamenti che non potrà elargire di persona al figlio. Tutti gli spettatori sperano che qualcuno trovi una cura per il cancro, ma alla fine la moglie piangerà a lungo. Il regista Bruce Joel Rubin dedica la pellicola alla memoria della madre (questa è forse la cosa più commovente della storia), quindi in qualche modo anche all’attrice che la interpreta, cioè Nicole Kidman.
Film numero 5: DA MORIRE (1995)
La commedia fa (tra virgolette) “morir dal ridere”, ma la realtà che denuncia è straziante: la carriera giornalistica (chi c’è passato lo sa) è un vero schifo, perché bisogna trasformarsi in schiavi per riuscire ad emergere, a meno che non siate belle donne a cui è proprio impossibile dir di no, come Nicole Kidman che è disposta a tutto pur di far successo, (si liscia anche i capelli con un taglio nolesiniano). La sua scalata al vertice implica soprattutto l’omicidio. Gus Van Sant chiama anche Matt Dillon e un improbabile taglio di capelli di Joaquin Phoenix a far da spalla alla nostra eroina dell’estate.
Film numero 6: BATMAN FOREVER (1995)
Sicuramente il Batman più brutto della storia, con un Val Kilmer che di lì a poco fece outing rovinando la sua carriera di sex symbol. Nicole Kidman tenta di fare il verso a Kim Basinger, col triste risultato di trasformarsi in una bambolina vuota che viene sbatacchiata a destra e a sinistra. E allora perché consigliarlo per l’estate? Boh, non lo so, pensavo che un film così stupido potesse essere una buona soluzione al caldo di agosto.
Film numero 7: THE PEACEMAKER (1997)
Tante testate nucleari rubate da terroristi russi e ex-jugoslavi tristi e vendicativi vengono inseguite da una coppia di attori tutti fichi, cioè George Clooney (eroe militare dal sorriso impenitente) e la sua mestruata aiutante in camicia bianca. Il film è adrenalinico quanto basta per dimenticarsi qualche imprecisione nella catena causa effetto della narrazione, a tutto il resto ci pensa l’occhio azzurro di Nicole Kidman.
Film numero 8: MOULIN ROUGE! (2001)
Ho sempre odiato i musical. E odio anche questo! Non è un buon motivo per vederlo? Inoltre ci recita pure il più grande artista americano del novecento, cioè Tom Waits. Il montaggio è tutto un’entrata divistica per Nicole Kidman e Ewan McGregor, sulla falsa riga del film precedente del regista Baz Luhrmann, cioè Romeo+Giulietta. Du palle, ma scommetto sicuramente che ci saranno schiere di fan pronte a perdonare alla nostra Nicole di aver girato film per soldi. Inoltre, quando comincia a tossire sangue io piango: NOOOO NICOLE, TU NON PUOI MORIRE!!!
Film numero 9: VITA DA STREGA (2005)
L’ultimo film di Nicole Kidman prima di trasformare la propria faccia in un canotto gonfiabile (o forse il primo). Il tutto ispirato all’omonimo telefilm andato in onda tra il 1964 e il 1972. Nicole ci prova a scondinzolare il suo naso con quel pizzico di magia metacinematografica che non guasterebbe alla pellicola, ma ne viene fuori qualcosa di triste esattamente come il caldo di agosto.
Film numero 10: STOKER (2013)
Come fa bene la madre emotivamente instabile Nicole Kidman lo può sapere solo chi ha una madre emotivamente instabile. La faccia di Nicole qui si è finalmente un po’ sgonfiata, anche se le labbra ormai sono compromesse. Però il film di Park Chan-wook (che in carriera ha fatto cose ben migliori) è conturbante ed estetizzante, un buon modo per concludere la serata.
Comunque sia Nicole Kidman rimane sempre nei nostri cuori! O quanto meno nel mio!

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