Seduta in uno di quei bar vecchio stile che esistono solo nei film di Scorsese, una tizia dall’acconciatura trapezoidale sposta il discorso su come, nel momento in cui lasci New York o decidi di passare un po’ di tempo altrove, non riesci a capacitarti di quanto la vita sia più facile. “È una città così impossibile che quando mi chiedono perché ci abito non so rispondere. Quello che so è che disprezzo chi non ha il fegato di farlo”.