di Lavinia Ferrone Avete presente quella sensazione di disagio che si prova quando due persone conversano e tutto ha un senso, soltanto se tradotti i doppi sensi delle loro frasi. Cioè, una cosa tipo ‘Ma scusa non potevi spingerlo dentro?’ ‘Ma no perché avevo paura che si incastrasse’ ‘Ma mica si incastra, basta lubrificare bene’. Voi fissate i due a bocca aperta pensando inevitabilmente a doppi sensi sessuali quando in realtà stavano parlando di come fare entrare l’incastro per un anta di un mobiletto per i piatti che uno dei due tiene appeso nella nuova cucina della nuova casa.
The grateful death of Carlo Pedersoli
La carretera Panamericana unisce l’Alaska a Buenos Aires passando per Città del Messico, Quito, Lima e Valparaiso, e di lì continua fino a Ushuaia, l’estremo sud (fin del mundo). In totale sono circa 45000 km. La strada, ideata nel 1923, si proponeva un’utopia, e come ogni grande amore è incompleta.
Il cinema nel deserto, una suggestione borgesiana
Nel Sinai c’è un cinema, in mezzo al deserto. Secondo i racconti di chi c’è stato, i rari che avrebbero assistito alle proiezioni – fra mitomani ed egocentrici se ne contano tre, le cui narrazioni coincidono –, la luminosità degli astri non dà il minimo fastidio anche nelle notti di plenilunio e tutte le stelle fermano il loro giro celeste.
Julieta | La vita non è un film (di Almodóvar)
Il lubrico regista ispanico Pedro Almodóvar, in vista della stesura del nuovo film incontra un’attempata insegnante madrilena sotto le mentite spoglie del sociologo del lavoro Aldo Móvar. L’obiettivo è trarre ispirazione dalla vita complessa di una donna abbattuta dal fato per mettere insieme un’opera che restituisca vigore alla sua popolarità, da tempo in lento ma inesorabile declino.
Assurde morti a Hollywood | David Carradine
Il 3 giugno 2009 – il 154esimo giorno secondo il calendario gregoriano, a tre anni dalla fine del mondo secondo quello Maya, un martedì – David Carradine viene trovato morto nella sua stanza del Swissôtel Nai Lert Park Hotel, in Wireless Road, vicino a Sukhumvit Road, nel centro di Bangkok.
Scrivilo sui muri | Prosciutto avariato
Il cane comincia ad abbaiare alle 9 di mattina. Sarebbe meglio dire che ha cominciato alle 6, ma io riprendo coscienza solo alle 9. Devo combattere con una emicrania che deforma lo spettro del visibile in direzione degli ultravioletti. Bevo circa cinque tazze di acqua calda e butto giù due aspirine. Mi fanno male i polmoni. Fumare è proprio uno schifo, anche se la sera prima la stavi facendo ridere grazie alla tua danza delle dita (il resto del corpo per miracolo verticale) e ad essere più precisi erano solo gli indici, che il resto della mano si era staccata, caduta in un qualche angolino chi sa dove.
Batman V Superman: Dawn of justice | Un esempio della ricorsività della fuga
Un esempio della ricorsività della fuga – mia, in questo caso, ma del blog in generale che ne fa un marchio e un metodo – è questa recensione che subito fugge dall’essere una recensione.
Assurde morti a Hollywood | Brittany Murphy
Cedars-Sinai Medical Center, Los Angeles, CA, 20 dicembre 2009, ore 10.04 Il dr. Eneas Silver, dopo aver guardato l’orologio al polso, dichiara, di fronte a due testimoni, il decesso di una promettente attrice trentaduenne. Il suo nome è Brittany Anne Murphy-Monjack, è bionda, ha grandi occhi lievemente sporgenti ed è magra come un’ostia.
Il ponte delle spie | Il film non parla di
Il film non parla di Carol, figlia di un importante avvocato, che s’innamora – ricambiata – di un giovane collega del padre, un entusiasta novellino che si farà le ossa nel celebre “caso Abel”; i due si metteranno insieme all’insaputa del padre e si faranno piedino durante le cene a cui lui sarà invitato per lavoro e con la scusa degli arretrati si tratterrà ancora un po’. Ma dovranno infine lasciarsi, tra strepiti e schiamazzi, in seguito alla cupezza dell’avvocatura che avvolgerà il cuore del giovane.