Di Alice Diacono
Nel mio palazzo non lavora nessuno, stanno tutti tutto il giorno a casa a farsi i cazzi degli altri e ad andare e venire dal cancello. Io per prima mi faccio i cazzi degli altri, perché adesso che è estate sto sempre a scrivere e a studiare sul balcone, specie nell’ultimo periodo in cui ho avuto una bronco-polmonite che mi ha “costretta” a casa. Costretta è una parola buffa se si pensa che di solito mi devo auto-costringere a uscire di casa. Mica me ne posso andare io, “ho una portineria ben avviata io! C’è gente che va, gente che viene!” (così Totò nella Banda degli onesti), ho da fare qua, a osservare la vita che scorre placida e anche non tanto placida in questo condominio di periferia pedemontana.