Pietro Torrigiano di anni 18 è stato bandito dalla città di Firenze per aver spaccato il naso e irreversibilmente sfregiato i lineamenti del più giovane e futuro grande maestro Michelangelo Buonarroti di anni 15 presso la cappella Brancacci durante un esercizio di ricopiatura dei capolavori del Masaccio (morto all’età di anni 27), a causa – si legge negli atti – di alcuni lazzi e frecciatine lanciate alla di lui persona (di Pietro) da parte del ben più meritevole e giustamente onorato Michelangelo durante il suddetto esercizio che mal riusciva all’invidioso e ambizioso fiorentino, e Michelangelo prostrato e sanguinante ha quindi invocato la pubblica giustizia e relativa pena per questo rissoso e stizzoso – e si capirà poi perché – gradasso Torrigiano anche detto Torrigiani.