• Chi siamo
  • Contattaci

In fuga dalla bocciofila

Blog dal titolo fuorviante in cui si parla di cinema tra una divagazione e l'altra

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Home
  • Categorie
    • Anatomia di un fotogramma
    • Cartoline dal foyer
    • La scena tagliata
    • La sindrome del personaggio secondario
    • Lo sfogone
    • Oceani di autoreferenzialità
    • Recensioni vere
    • La recensione di Ferruccio Morandini
    • La vertigine della lista
  • Festival
    • Festival dei Popoli
    • Festival di Cannes
    • L’arte dello Schermo
    • Lo Schermo dell’Arte
    • Torino Film Festival
  • Haiku
  • Archivio
    • Indice Alfabetico
    • Archivio per mesi
  • Cerca

Selfie | Elogio del narcisismo

21 Giugno 2019 di simone lisi

Già da alcuni giorni ripeto la stessa storia, a chi mi chiede come va, che fai, che si dice in giro: che i semafori funzionano meglio, non so se ci hai fatto caso anche tu.
Come dici?
Durano meno. Ad alcuni che mi chiedono spiegazioni dico che ho letto un articolo sul giornale, al mattino, on-line, in un bar. Un articolo che afferma che hanno sviluppato degli algoritmi (dico proprio così, algoritmi) perché esiste una branca ingegneristica che studia i flussi (dico flussi) dei semafori, la quantità di auto per metro quadro, chi e quando passa dove, e unendo tutti questi dati (sì, dati) e inserendoli in un programma apposito, gli ingegneri del traffico capiscono quanto deve durare il rosso esattamente. Per questo da qualche giorno a questa parte i rossi durano meno, cioè non è che davvero durino meno, solo che a noi sembra così.
Ti rendi conto quanto tempo abbiamo perso inutilmente?
Un sistema nuovo, ma niente di troppo complesso. Ti ricordi di quelle attese lunghissime aspettando che diventasse verde e nessuno che passava dall’altra parte?
Beh, dimenticalo.
La verità è che non ho letto proprio niente su nessun giornale on-line o cartaceo, ma è un pensiero che ho sviluppato autonomamente mentre aspettavo a un semaforo rosso e me ne sono convinto. Però adesso è passato del tempo e io non so più se sia vero, cioè se in effetti sia solo una cosa buffa che ho pensato oppure no, se sia vero.
Altre cose nella mia vita funzionano così. Una di queste è il narcisismo.

Quando ero un ragazzo ero un vero narcisista, o almeno credevo di esserlo o qualcuno mi disse: in questa stanza, stasera a questa festa con moltissime persone, ecco il più grande narcisista qui dentro sei tu. E io gli diedi ascolto. Cominciai quindi a studiare l’argomento per sapere meglio come difendermi da certe serate. Erano gli anni dell’università. Io studiavo filosofia in una ripida strada trafficata e così approfondii l’argomento narcisismo, dando per scontato che lo fossi (in fondo non era quello il punto, l’argomento era valido come lo poteva essere un altro). Giunsi ad alcune conclusioni ovvero che il narcisismo era un fenomeno alquanto diffuso nella nostra società, ma non era solo un fenomeno recente, anzi, esisteva già da tanto tempo. Forse fin dai tempi di Gesù Cristo.
Fare i miracoli non è in fondo una forma di narcisismo? scherzavamo in facoltà davanti alle macchinette del caffè. Altri sostenevano, e io mi accodai a questi pensatori, che il vero o sommo narcisista non fosse chi si sentiva bello e bravo, ma chi negava ogni bellezza e ogni bravura, e così facendo affermava sé stesso. I negatori del narcisismo erano i maggiori narcisisti. E quindi io capii che era proprio la persona alla festa che una sera mi disse in quel modo a essere narcisista, e neanche lo sapeva.

Oggi. Una domenica di inizio estate. A un pranzo recente qualcuno tira fuori dopo tantissimi anni che io ho fondamentalmente pensato ad altro e passato il tempo dietro altre cose, il vecchio tema narcisismo.
Eccolo qua il più grande narcisista della nostra generazione, sei tu! mi dicono.
Come?
Sei sempre il solito! Ecco a voi il vero Simone Lisi.
Io? rispondo incredulo. Ma no. Non direi. E me lo dici proprio tu che hai studiato filosofia? Semmai sei tu, il narcisista, che lo neghi.
Allora si levano critiche feroci contro di me: certo che non hai capito niente della persona che hai di fronte se dici in questo modo, mi dicono. Tu di certo lo sei, narcisista, ma chi ti ha chiamato così io lo conosco bene e non lo è proprio per nulla. Anzi, quanto e come ha sofferto della sua bellezza. A differenza tua.
Resto seduto con un sorrisetto sciocco al tavolo della domenica, senza niente con cui replicare. Ultimo autentico narcisista rimasto in città. Estremo baluardo del narcisismo.
Ed eccomi adesso fermo a un semaforo che torno verso casa, di notte. Penso a come le cose funzionino meglio di un tempo. Ancora non proprio perfettamente, la tecnica ingegneristica dei semafori può ancora migliorare, mi dico, ma siamo sulla buona strada. Poi mi guardo intorno con aria circospetta e decido, già che da troppo tempo sono fermo e nessun veicolo si vede all’orizzonte. Do gas e attraverso il semaforo col rosso.

Condividi:

  • Facebook
  • LinkedIn
  • Twitter

Postato in: La sindrome del personaggio secondario, Oceani di autoreferenzialità Tag: 2019, Agostino Ferrente, Berlino, rione Traiano, selfie Fai un commento

Rispondi Annulla risposta

  • Chi siamo
  • Contattaci

© 2021 · In Fuga dalla Bocciofila · Website designed by Alessio Pangos · Privacy Policy"In fuga dalla bocciofila" cerca di fare molta attenzione a non pubblicare materiali che possano ledere in alcun modo il diritto d’autore. Tutti i media [immagini, video ed audio] sono pubblicati a bassa risoluzione, in pieno rispetto del comma 1 bis dell’articolo 70 della Legge sul Diritto d’Autore che consente “la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro”. Chiunque ritenga che sul sito siano presenti testi, immagini, audio e/o video non opp​o​rtunamente licenziati, contatti i soci per chiarimenti.

Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, o continuando con la navigazione acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui / CHIUDI
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessario
Sempre attivato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.