• Chi siamo
  • Contattaci

In fuga dalla bocciofila

Blog dal titolo fuorviante in cui si parla di cinema tra una divagazione e l'altra

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Home
  • Categorie
    • Anatomia di un fotogramma
    • Cartoline dal foyer
    • La scena tagliata
    • La sindrome del personaggio secondario
    • Lo sfogone
    • Oceani di autoreferenzialità
    • Recensioni vere
    • La recensione di Ferruccio Morandini
    • La vertigine della lista
  • Festival
    • Festival dei Popoli
    • Festival di Cannes
    • L’arte dello Schermo
    • Lo Schermo dell’Arte
    • Torino Film Festival
  • Haiku
  • Archivio
    • Indice Alfabetico
    • Archivio per mesi
  • Cerca

Junun | Suonala ancora, Paul

4 Novembre 2015 di Francesca Corpaci

Nel quindicesimo secolo il condottiero Rao Jodha, sovrano di una città del nord dell’India chiamata Mandore, per ragioni di sicurezza decise di spostare la sua capitale di qualche chilometro. Nove, per l’esattezza. Fondò così un centro che oggi è conosciuto col nome di Jodhpur, il secondo più popolato del Rajasthan, e sfruttando un’altura nelle vicinanze fece erigere la fortezza di Mehrangarh (in sanscrito “fortezza del sole”), un mastodonte che si estende per cinque chilometri, con mura alte trentasei metri e larghe fino a ventuno. Per accedervi, bisogna attraversare sette portali. All’interno, una serie di palazzi magnificamente decorati, dai nomi evocativi: Palazzo delle Perle, Palazzo degli Specchi, Palazzo dei Fiori. In questo luogo è stato girato Junun, il nuovo film di Paul Thomas Anderson.

Perché sì, meno di un anno dopo Inherent Vice, PTA ha fatto un altro film, cosa abbastanza inusuale per lui, che in quasi vent’anni ne ha prodotti soltanto sette. Bisogna dire che in Italia non se n’è parlato granché. E’ stato presentato vagamente in sordina qualche settimana fa al Festival di Roma e arrivederci, e non c’è troppo da stupirsi se non avere visto il trailer al cinema o in televisione, perché semplicemente non c’è arrivato, esattamente come Junun non arriverà in sala, o almeno, non al momento. Uscita non prevista.

Anche se si potrebbe discutere sulla sua validità, un motivo c’è. Di fatto questo non è esattamente un film, ma un documentario di una cinquantina di minuti che segue la registrazione di un disco intitolato Junun, appunto. Tra gli artisti coinvolti, il compositore israeliano Shye Ben Tzur e il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood, oltre a una serie di cantanti e strumentisti indiani completamente incredibili. Visto che Mr. Greenwood ha composto colonne sonore per un buon numero di film di Anderson, viene da immaginare questa collaborazione rovesciata come una specie di virile pacca sulla spalla in versione digitale, e forse in parte lo è. Ma ha davvero importanza?

Mentre i musicisti sonnecchiano in stanze ricoperte di cuscini per ammazzare i tempi morti dovuti alle continue assenze di corrente elettrica, sul tetto un uomo lancia pezzi di carne cruda ai giganteschi rapaci neri che sorvolano la fortezza. Questo è ciò che fa nella vita. Suo padre lo faceva prima di lui, e suo nonno prima ancora. Al piano di sotto Nigel Gondrich, produttore di dischi come Ok Computer dei Radiohead, Up dei R.E.M. e Terror Twilight dei Pavement, scaccia piccioni con un’asta da microfono.

Splendide donne indiane cantano parole di cui non conoscono il significato. Anche infilare le batterie in una pianola da quattro soldi diventa un rito. PTA si diverte come un bambino a pilotare un piccolo drone intorno all’edificio, e non si preoccupa minimamente di finire nell’inquadratura. Jonny Greenwood dal canto suo è impenetrabile, sempre in disparte, come se il suo obiettivo principale fosse creare il minimo disturbo possibile ai musicisti locali, con i loro baffi neri le camice bianche, che gesticolano continuamente, si lanciano occhiate, ridono e suonano in maniera così splendida da lasciare di stucco.

Se doveste essere curiosi, in Italia Junun si può vedere online sulla piattaforma Mubi.com a un prezzo inferiore a quello di un biglietto del cinema comprato il mercoledì. Dategli una possibilità, probabilmente saranno i cinque euro spesi meglio dell’ultimo anno.

Condividi:

  • Facebook
  • LinkedIn
  • Twitter

Postato in: Recensioni vere, Sono figo solo io Tag: francesca corpaci, india, jonny greenwood, junun, paul thomas anderson Fai un commento

Rispondi Annulla risposta

  • Chi siamo
  • Contattaci

© 2021 · In Fuga dalla Bocciofila · Website designed by Alessio Pangos · Privacy Policy"In fuga dalla bocciofila" cerca di fare molta attenzione a non pubblicare materiali che possano ledere in alcun modo il diritto d’autore. Tutti i media [immagini, video ed audio] sono pubblicati a bassa risoluzione, in pieno rispetto del comma 1 bis dell’articolo 70 della Legge sul Diritto d’Autore che consente “la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro”. Chiunque ritenga che sul sito siano presenti testi, immagini, audio e/o video non opp​o​rtunamente licenziati, contatti i soci per chiarimenti.

Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, o continuando con la navigazione acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui / CHIUDI
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessario
Sempre attivato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.