Una notte, mentre Mangiafuoco dormiva russando placidamente, Pinocchio si destò da un sonno nervoso e senza sogni.
La famosa invasione degli orsi in Sicilia | ossia la morte del liberal-conservatore Re Leonzio e la nuova Repubblica Xenofemminista
Dopo la morte del liberal-conservatore Re Leonzio I, orso forte, figlio della montagna, il giovane principe Tonio, suo erede, si trovò da solo a decidere delle sorti del regno. Gli orsi dovevano tornare fra i boschi, spogliarsi di cappelli, sciarpe e panciotti, abbandonare cannoli e arancini, le buone maniere e la poesia? Oppure dovevano restare e mescolarsi agli uomini, fino a diventare raffinati e deboli?
Assurde morti a Hollywood | Cielo Drive massacre
Sergiusz Frikowski gioca un gioco di dadi sul tappeto di casa, le gambe incrociate, l’aria distratta. Sta impersonando senza saperlo il celebre aforisma del filosofo oscuro, l’eterno è un bambino che gioca…
Mr Long | Un ronzino vecchio e acciaccato
Davanti casa un’ambulanza si allontana a sirene spiegate mentre alcune volanti sostano accerchiate da un capannello di passanti curiosi. Nella piazzetta gli agenti cercano di sedare gli animi e ricostruire l’accaduto, rimettendo assieme i pezzi di una divergenza d’opinioni sfociata in una violenta scazzottata.
Grazie a Dio | Storia del prete non pedofilo
I film sui preti pedofili sono ormai diventati un classico, un filone narrativo a sé, ma se vi fosse qualche regista coraggioso che ci legge noi vogliamo sfidarvi a girare un film diverso. Ecco alcune scene da cui partire.
Brazil | Può dare dipendenza
Il tipo del video aveva una faccia terribile: guance scavate, occhi rossi. Si svegliava nel cuore della notte e correva ad accendere la radio, girava la manopola in preda a una crisi, finché non trovava della musica (che però dal video si intuiva soltanto). Allora si sdraiava a terra, chiudeva gli occhi e capivi che era morto. – Cristo, aggressivi questi del Ministero – – Lo fanno per la tua salute – disse Beppe e tutti scoppiammo a ridere.
Martin Eden | Incipit
Erano quei giorni di novembre in cui il vento accatasta le foglie secche contro i muri e quel periodo della vita in cui dare un calcio ai mucchi di foglie secche non è ancora ridicolo e non è più così spensierato.
Il laureato | Swimming pool
di Giovanna Daddi «Lei sta per sposarsi, te lo avevo detto?» «No. Non con te, mi pare di capire» «Perché devi sempre fare la stronza, Anna?»
C’era una volta a… Hollywood | Coupe de Ville
A sei anni Quentin Tarantino osservava l’abbassarsi e l’alzarsi e l’allontanarsi e il ricongiungersi dei cavalcavia della rete stradale losangelina, un lungo e grasso pitone grigiastro stretto attorno ai pensieri e alle dita sulla gomma dei volanti, a volte cotta dal sole, a volte ricoperta da un velo lucido di sudore steso come bava di lumaca da Burbank a San Fernando, da Santa Monica a Compton, da Long Beach a El Segundo, Torrance, o su a Pasadena, e dalla cenere delle sigarette dei discografici di Bel-Air, degli agenti della Sunset Strip, di Mulholland Drive, della Beverly Crest, o del Benedict Canyon, fino a Hollywood.
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